martedì 30 dicembre 2014

A Dolo gli amministratori sono pagati per non governare!


Ormai a Dolo la maggioranza non esiste più da tempo e questi amministratori, invece di togliere il disturbo, insistono ad essere pagati da tutti noi cittadini per non governare.
Fanno bene i sindaci di Campolongo, Camponogara, Stra e Pianiga a sostenere che, fino a quando le carte dell’Unione dei Comuni continueranno a darle il Sindaco uscente Gottardo e i suoi amici, loro non vorranno averci nulla a che fare.
Del resto, in questo tempo di vacche così magre per i Comuni, perdere oltre 200mila euro di finanziamenti regionali per piccole beghe da vecchia politica, è veramente "un colpo geniale" in pieno stile Gottardo.
L’Unione dei Comuni è un punto d’orgoglio delle buone amministrazioni che, negli anni passati, hanno accompagnato la crescita e lo sviluppo di Dolo: oggi, soprattutto in chiave di Città Metropolitana, costruire una grande Riviera del Brenta diventa vitale se non vogliamo venire schiacciati da Venezia.
Purtroppo la sindaco Gottardo, dopo aver fatto perdere a Dolo tutto quello che poteva, adesso si sta impegnando per smantellare l’Unione dei Comuni.  
Caro Sindaco e cara ex maggioranza avremmo voluto vedere cosa avreste fatto se da quel finanziamento regionale fosse dipeso il vostro stipendio…
Scommettiamo che non vi sareste comportati con la stessa sciatteria politica e amministrativa.

I consiglieri della lista "Per Dolo, cuore della Riviera"

martedì 16 dicembre 2014

Vengono prima i cittadini di Dolo o gli accordi politici?

Oggetto: Interrogazione urgente a risposta verbale e scritta in riferimento a quanto apparso sulla stampa locale relativamente alla cosiddetta “svolta per l’Ufficio del Giudice di Pace che potrebbe rimanere a Dolo” compiutasi nella riunione della Conferenza dei Sindaci del 12 dicembre u.s..


Fermo restando che, come consiglieri di opposizione della lista “Per Dolo, Cuore della Riviera”,
-          ci siamo più volte convintamente espressi in merito all’importanza del mantenimento degli Uffici giuridici a Dolo;
-          abbiamo da sempre evidenziato la necessità che l’Amministrazione comunale di Dolo si facesse promotrice, non solo verso gli altri Comuni della Riviera del Brenta ma anche direttamente nei confronti del Ministero della Giustizia, di ogni azione utile e necessaria per sostenere l’istanza della permanenza dell’Ufficio del Giudice di Pace di Dolo;

facendo riferimento ad una nostra precedente interrogazione (prot. n. 7500 del 10.04.2014) e alla conseguente risposta verbale del Sindaco durante il Consiglio comunale del 19. Maggio u.s.,
si intende conoscere:
-          quali siano le condizioni di fatto, di diritto e/o economiche che sono nel frattempo cambiate e che permettono oggi, a codesta Amministrazione, di ipotizzare il rimanere dell’Ufficio del Giudice di Pace a Dolo;
-          quali presumibili mutamenti legislativi e/o di indirizzo tecnico interpretativo della norma si siamo nel frattempo concretizzati tanto da permettere al Comune di Dolo di rendersi disponibile, oltre che a far fronte agli incombenti economici del caso, a fornire anche una figura di coordinamento e una specifica unità operativa.
Pertanto si chiede di conoscere, con riscontro verbale e scritto, quale sia il percorso tecnico-giuridico-amministrativo che ufficialmente potrebbe garantire la scelta del Ministero della Giustizia di mantenere l’Ufficio del Giudice di Pace a Dolo.


I Consiglieri della lista “Per Dolo, Cuore della Riviera”

mercoledì 12 novembre 2014

Dolo non ha un Governo!



Comune di Dolo-Gruppo consiliare
“Per Dolo, Cuore della Riviera”


Dolo non ha un Governo!
Maggioranza in pezzi: non riescono a deliberare nulla da 4 consigli comunali e intanto
continuano a prendere lo stipendio

La maggioranza a Dolo non c’è più e da quattro consigli comunali tentano di approvare a tutti i costi il PATI (il nuovo piano urbanistico) per calare altro cemento sulla nostra Città, come hanno fatto approvando Veneto City attraverso l’uso della forza.
Noi non saremo complici dell’approvazione di un piano urbanistico che prevede:
    • Ulteriori 185.000 metri cubi di volume edificatorio ai 300.000 metri cubi già previsti dal vigente Piano Regolatore Generale e non ancora realizzati;
    • La cementificazione di 220.000 metri quadrati di terreno agricolo di interesse paesaggistico e di delicato equilibrio idraulico.

Noi diciamo NO
ü  No a nuovo cemento e alla svalutazione economica del settore immobiliare locale
ü  No alla creazione di quartieri dormitorio periferici privi di strutture e servizi pubblici
ü  No a ulteriore inquinamento atmosferico ed acustico derivate da nuova edificazione

Noi diciamo SI
ü  Si ad una pianificazione del territorio a beneficio di tutti
ü  Si al recupero e alla valorizzazione dei centri storici
ü  Si all’adeguamento energetico, edilizio e sismico degli edifici esistenti
ü  Si al rispetto del territorio rurale e della compatibilità idraulica

Basta rovinare Dolo, Arino e Sambruson
Andate a casa
Basta prendere il vostro stipendio dalle tasche dei cittadini!

I consiglieri di “Per Dolo, Cuore della Riviera”
Alberto Polo, Vincenzo Crisafi, Gianni Lazzari, Gianluigi Naletto, Adriano Spolaore, Stefano Uva, Andrea Zingano

mercoledì 10 settembre 2014

LO STUDIO PUBBLICATO DAL SOLE 24 ORE USATO PER AUTOCELEBRARSI


Secondo “Il Sole 24 Ore” Dolo risulterebbe al 91° posto tra una selezione di 176 borghi con la qualità della vita migliore d’Italia. Una notizia che avrebbe dovuto essere diffusa a testimonianza dell’impegno dell’intera l’intera Comunità dolese. Invece il Sindaco non ha perso l’occasione per strumentalizzare l’indagine secondo una manipolazione a dir poco scorretta, che travisa il bene comune e la buona fede per finalità autocelebrative e di bassa propaganda politica.
Se infatti la classifica deve considerarsi come il risultato scientifico di dati pluriennali che devono essere letti come il frutto del lavoro amministrativo di almeno un decennio, il Sindaco dovrebbe  onestamente dire che, in quanto a posizionamento relativo alla qualità dell’ambientale e alle condizioni di vita materiale dei cittadini, Dolo risulta al 123° e 116° posto, ben al di sotto di San Donà di Piave e Mirano, gli altri due comuni del veneziano tra i primi cento classificati.
Per non parlare di Borgoricco e Campodarsego, rispettivamente al 75° e 76° posto nella classifica generale, quest’ultimi poco distanti e appartenenti, come Dolo, ad un sistema aggregato di più comuni, presieduto in modo “ben diverso” da quello della nostra Unione dei Comuni rivieraschi. Perché travisare la realtà?

Alla fine del mandato, qual è lo “straordinario” risultato sbandierato dal Sindaco sulla stampa e sul sito comunale? Quello forse di non aver realizzato nessun nuovo progetto di opera pubblica, se non averne cambiato alcuni di quelli della precedente amministrazione con esiti devastanti come quelli della pista ciclabile di via Cazzaghetto? Oppure quello di aver provato a cementificare il paesaggio agricolo di Dolo attraverso il Pati? O invece quello di aver assistito inerme al declassamento dell’ospedale?
Cari Cittadini, nessuno può permettersi di prenderci ancora in giro. Tantomeno il primo cittadino, colei che ci dovrebbe rappresentare con i fatti e non con le parole.
Il Sindaco chieda scusa ai Dolesi.

I consiglieri della lista "per Dolo, cuore della Riviera"

giovedì 21 agosto 2014

CONTINUA LO STATO DI ABBANDONO DEL CIMITERO DI DOLO




Il cimitero del capoluogo continua ad essere trascurato dall’Amministrazione comunale. A pochi mesi dalla denuncia di vergognoso abbandono e grave assenza di manutenzione, il Gruppo consigliare “Per Dolo, cuore della Riviera” torna ad evidenziare lo stato di degrado del campo santo dolese. Erbacce, smottamenti, cantieri di lavoro lasciati a se stessi; per non parlare della vergognosa situazione interna al cimitero generata dalla sospensione dei lavori per la realizzazione della nuova mura di cinta. La gestione del cimitero dolese fotografa il fallimento di questa Giunta nell’amministrare i beni pubblici con i soldi della cittadinanza. Nessuna attenzione e rispetto per il patrimonio dei dolesi, nemmeno verso quello che, per la sua particolarità, più di altri merita riguardo.
Il Sindaco Gottardo ancora una volta, dimostra tutta la sua incapacità di governare questo paese, perfino nell’ordinaria manutenzione. Si ponga termine a questo generale degrado del nostro comune.

venerdì 8 agosto 2014

La pista della vergogna

Arino: pista ciclabile di via Cazzaghetto.
Oltre 1 milione e 500 mila euro
per un’opera fuori norma!

Una realizzazione importante e tanto attesa dalla Cittadinanza che la Giunta Gottardo non è stata in grado di gestire.
Il progetto originario è stato infatti stravolto per un risultato finale visibile a tutti.
Soldi della collettività sprecati!
CHE VERGOGNA!

Il Sindaco e la sua maggioranza non solo non hanno fatto nulla (tranne approvare Veneto City) ma riescono addirittura a peggiorare quello che le Amministrazioni precedenti avevano progettato e finanziato!
Esempio eclatante la ciclabile di via Cazzaghetto costata oltre 1,5 milioni di euro e realizzata modificando il progetto iniziale in modo completamente sbagliato che risolve solo parzialmente i problemi della viabilità: un vero spreco di risorse pubbliche, di un progetto risolutivo e del contributo provinciale che l’amministrazione precedente aveva ottenuto!
La pista ciclabile progettata con una larghezza di 2,5 metri è diventata una pista d’asfalto che in alcuni tratti è di soli 80 centimetri di carreggiata: una scelta che l’ha resa, di fatto, pericolosa.
CHE VERGOGNA!
A peggiorare le cose ci hanno pensato i pali dell’illuminazione posti all’interno della carreggiata e segnalati solo con strisce bianche per terra.
DOVE ERANO IL SINDACO LEGHISTA - LEALISTA MARIAMADDALENA GOTTARDO E L’ASSESSORE FORZISTA ALESSANDRO OVIZACH QUANDO HANNO APPROVATO LA VARIAZIONE DEL PROGETTO E VENIVANO REALIZZATI I LAVORI?
SARANNO LORO A RISPONDERE SE QUALCUNO DOVESSE FARSI MALE IN UNA PISTA IN DIVERSI TRATTI PERICOLOSA?
Saranno sempre loro a rispondere se malauguratamente si dovesse verificare qualche incidente nell’incrocio, senza segnaletica, di via Arino con via Cazzaghetto?
Sono consapevoli, questi Amministratori, che hanno reso, anche visivamente,
Dolo una periferia di Cazzago?
CHE VERGOGNA!
Come siamo caduti in basso!
Noi Cittadini non ci meritiamo né questi Amministratori né chi continua a chiudere gli occhi difronte a queste cose!!!

sabato 12 luglio 2014

IL SINDACO GOTTARDO È NUDA



COMUNICATO STAMPA 04.07.2014


Un emendamento al bilancio di previsione scopre una gestione economica sbagliata e penalizzante per la cittadinanza.
Il Sindaco Gottardo e la sua giunta ci hanno sempre detto che la colpa della paralisi amministrativa di Dolo era tutta del patto di stabilità.
Nessun cambiamento da chi doveva cambiare tutto: nulla di nulla per colpa del patto di stabilità imposto dall’Europa e da Roma.
La verità è un’altra. La colpa è dell’incapacità di questa maggioranza di amministrare le risorse dei cittadini.
Quest’anno infatti avremmo potuto disporre di oltre centomila euro pronta cassa da investire per la nostra comunità se il sindaco e l’assessore al bilancio avessero, per tempo, dato in gestione alcuni servizi. Ci riferiamo, per esempio, al servizio di applicazione accertamento e riscossione del tributo comunale sui rifiuti solidi urbani ed assimilati e sui servizi relativi, oggi ancora in gestione diretta, che invece poteva e doveva essere attribuito alla società Veritas Spa.
Una volontà politica che, attraverso una diversa gestione di bilancio, avrebbe avuto il risultato di incidere sull'imponibile delle spese per il calcolo dei saldi obiettivo che determina il patto di stabilità e, quindi, la reale capacità di spesa comunale.
In pratica avremmo potuto godere, e quindi spendere, risorse pari a oltre cento mila euro l’anno, a partire proprio dal 2014.
Invece l’arrogante inefficienza di questa amministrazione si è sempre nascosta dietro al patto di stabilità. Oggi il sindaco è nudo, senza più l’unico velo coprente rimastogli addosso.
La filastrocca del patto di stabilità sbandierata a giustificare i mancati risultati o le perdite (l’ultima è quella del Giudice di Pace) per il nostro territorio da quattro anni a questa parte, non funziona più.
In occasione della discussione sul bilancio di previsione in programma nel prossimo consiglio comunale, chiederemo conto al Sindaco e al suo Assessore al bilancio Giuseppe Pasqualetto attraverso un emendamento.
Il Sindaco è oramai nuda, spogliata dall’incapacità politica della sua stessa maggioranza. Ne prenda atto, si dimetta, almeno per pudore e dignità.
I consiglieri della Lista “Per Dolo, Cuore della Riviera”