Qualche settimana fa anche il nostro Comune ha presentato il Piano delle Acque, come già fatto da molti comuni del nostro territorio. Cerchiamo di capire al meglio di cosa si tratta, e in che modo possa cambiare il rischoo di noi cittadini Dolesi. Per fare questo, cercheremo di elencare le varie domande, che troveranno quindi risposta.
Che cosa è il "Piano delle Acque"?
Il piano è una sorta di "fotografia" del territorio dal punto di vista idraulico, che specifica quali siano le criticità e di chi siano le competenze per la gestione della rete idrografica minore. In altre parole, si tratta di un documento che, partendo dal più piccolo degli scoli (spesso privato), individua quali siano le criticità e introduce i critiri per la soluzione delle stesse.
Da chi è fatto e a chi si rivolge?
Il piano viene presentato a livello comunale. Nella stesura dovrebbe vedere coinvolti tutti i soggetti che gestiscono i corsi d'acqua (privati, soggetti pubblici, consorzi di bonifica). Si rivolge, di fatto, a tutta la cittadinanza, sia in maniera diretta (ad esempio con regolamenti per la manutenzione di fossi o caditoie)
, sia in maniera indiretta, tutelando i cittadini. Purtroppo non risulta che siano stati coinvolti, nella stesura, tutti i soggetti interessati, come ad esempio, gli agricoltori.
Dove si trova il Piano delle Acque?
Solitamente i Comuni lo pubblicano nel proprio sito, purtroppo ad oggi nel sito del nostro Comune si trovano solo i comunicati stampi che aucelebrano il successo nella stesura del piano. E' comunque possibile richiedere l'accesso agli atti presso la sede comunale.
Ci sono altri strumenti simili?
Dopo i recenti allagamenti, ed in particolare dopo quello del settembre 2007, nel nostro territorio sono sorti numerosi livelli di organismi per la salvaguardia. Tra questi il Commissario per gli Allagamenti. In internet si trovano quindi numerosi strumenti, tra questi
si vuole segnalare in particolare un interessante servizio cartografico, dove trovare le quote del nostro paese (con precisione di 10 cm) e la mappa degli allagamenti del 2007.
Quali sono le aree più colpite nel nostro comune?
Come si può notare dalle mappe alcune zone del nostro comune sono particolarmente critiche. Dal 1995 al 2007, in 12 anni, le zone residenziali di Dolo Nord-Ovest, la zona della futura Veneto City, oltre ad altre varie zone a Sud dell'abitato principale, sono state allagate per più di una volta. In particolare la zona residenziale di Dolo è stata sommersa per 3 volte, mentre l'area di Veneto City 2.
Nel piano delle acque di Dolo si parla di "Tempo di Ritorno" di 20 anni, cosa vuol dire?
Il tempo di ritorno è il tempo medio che si stima, dopo gli eventuali interventi, intercorra tra un fenomeno e l'altro. La stima di tale tempo è chiaramente indicativa in quanto intervengono numerosi fattori difficilmente controllabili (pensiamo al mutamento del clima). Per ritornare al (troppo breve) tempo di osservazione della cartina qui sopra possiamo dire che la zona Nord Ovest del centro di Dolo ha un tempo di ritorno di 12 / 3 = 4 anni. Per il piano delle acque del nostro comune un tempo di ritorno di 20 anni è quello auspicabile.
20 anni, non sono troppo pochi?
La domanda è più che sensata. I tempi di ritorno, come del resto il documento nel complesso, è stato redatto in collaborazione con i tecnici del Consorzio secondo le normative vigenti. 20 anni, comunque, appaiono pochi. Proviamo a fare un esempio. Supponiamo che ad ogni avvenimento corrisponda un allagamento del garage con danni non riparabili al veicolo, e che il proprietario tenga il veicolo mediamente per 10 anni, vorrebbe dire che 1 macchina su 2 sarebbe rottamata anzitempo per
i danni del maltempo. Molti comuni limitrofi, infatti, hanno adottato scelte più cautelative, aumentando tale tempo di ritorno. Si spera che la scelta del nostro Comune non implichi maggiori cubature in aree comunque a rischio nei prossimi piani regolatori
.
L'area di Veneto City è a rischio, come mai si costruisce ugualmente?
I proponenti hanno presentato un piano di gestione del problema che è stato valutato dai tecnici competenti, che, evidentemente, l'hanno ritenuto valido
. Possono essere fatte comunque alcune considerazioni sul tema.
- Per evitare di fare i parcheggi sotterranei e non inficiare la cubatura disponibile il comune ha accordato l'innalzamento della quota zero dell'area a 6 metri sul piano campagna, a scapito delle aree adiacenti;
- Gran parte della sicurezza idraulica della zona è demandata ad interventi a valle della stessa, come la soluzione del nodo sotto l'autostrada e quello al di sotto del canale Taglio. Tali opere vengono date per già realizzate da parte dei proponenti, si dovrà vedere se lo saranno realmente all'inizio dei lavori;
- Si sono previsti invasi di laminazione per ca. 140 mm di pioggia, Veneto City sarà in grado di trattenere a se circa la metà della pioggia di un evento come quello del 2007, scaricando comunque la restante parte nella rete di scolo.