sabato 30 aprile 2011

Primo Maggio, una data per riflettere

Domani è il Primo Maggio, una data importante per la nostra storia. Al di là dei numerosi altri avvenimenti che accadranno nella giornata di domani (la beatificazione di papa Giovanni Paolo II sopra tutti, ma anche la tradizionale Dolo in Fiore) il Primo Maggio è una festa importante per i lavoratori di tutto il mondo. Essa nasce alla fine del 1800 per celebrare le battaglie per l'orario massimo di 8 ore al giorno. Battaglie che portarono nel 1867 alla prima legge in tal senso nell'Illinois (USA). Battaglie che videro anche spesso lo spargimento di sangue e la perdita di vite umane, come nei fatti di Haymarket del 1886 dove caddero 11 persone.
In Italia, la festa del Primo Maggio fu celebrata dal 1891 al 1925, e poi dal 1945 ad oggi. Durante il periodo fascista fu sostituita dalla autarchica "Festa del lavoro Italiano", che si celebrava il 21 Aprile, la data del Natale di Roma. La reintrodotta festività fu però funestata già nel 1947, nella località siciliana di Portella della Ginestra. Circa duemila lavoratori della zona di Piana degli Albanesi, in prevalenza contadini, si riunirono nella vallata di Portella della Ginestra quando sulla gente in festa partirono dalle colline circostanti numerose raffiche di mitra che lasciarono sul terreno, secondo le fonti ufficiali, 11 morti (9 adulti e 2 bambini) e 27 feriti, di cui alcuni morirono in seguito per le ferite riportate. I reali mandanti della strage, come troppo spesso accade in Italia, sono ancora sconosciuti, ma è più che probabile che vi fossero convergenze tra stato e mafia per reprimere la nascente ondata di sinistra in Sicilia.
La data di domani è quindi un momento di importante riflessione su quale sia stata la nostra storia di lavoratori. Ma anche e soprattutto su quale sia il futuro.
I recenti fatti di crisi, la Vynils, per prendere ad esempio un caso, ma anche le migliaia di giovani intrappolati in contratti vessatori, hanno gettato pesanti ombre sul futuro. Ombre che vengono rese ancora più inquetanti dallo sfilacciamento che sta subendo la base di lavoratori, tra mille contratti e zero diritti. Timori legittimati dall'assenza di uno stato capace solo di salvaguardare gli interessi di pochissimi collusi.
Minacce che richiedono una risposta decisa e corale.
Domani, Primo Maggio, riflettiamo tutti insieme su cosa si possa fare per salvare il bene più prezioso della nostra repubblica democratica: il lavoro.

giovedì 28 aprile 2011

Prima i malati e i bambini!

Così verrebbe da pensare di fronte all'ennesimo balzello nel nostro comune. Dopo, le per fortuna sopite, minacce di qualche mese fa su cospicui rincari per i vari servizi scolastici, da oggi, chi si reca in ospedale, ha trovato una sgradita sorpresa: i parcheggi a pagamento. Piazza mercato ha infatti terminato di svolgere il ruolo di parcheggio scambiatore, per diventare una nuova tassa occulta per le tasche dei cittadini, nella fattispecie coloro che si recano in ospedale, e quindi, solitamente, coloro che hanno già altro a cui pensare. Una scelta discutibile, che ha ancora una volta nel mirino le fascie più deboli della popolazione.
Chiediamo quindi almeno che l'amministrazione comunale:
  1. Renda gratuita la prima ora di sosta, in modo da non gravare su chi si deve recare per visite in ospedale;
  2. Metta immediatamente in sicurezza il percorso pedonale ed il parcheggio sterrato lato sud della rotonda di via Arino;
  3. Crei subito un percorso pedonale che, costeggiando il campo sportivo, (dove vi sono già le panchine), permetta di raggiungere brevemente l'ospedale da coloro decidessero di parcheggiare nel parcheggio delle piscine;
Considerando una occupazione del 20%, al costo aumentato ad 0,80€ all'ora si possono fare presto i conti: 145 (posti)*0.2 (coefficiente di occupazione)*0.8 (€/h)* 12 (h/giorno)* 6 (giorni lavorativi) * 52 (sett/anno) = 86.860 € all'anno in più, una bella tassa, e per di più chiesta a coloro che devono usufruire di un servizio essenziale.
Che dire, grazie sindaco per avere messo le mani nelle nostre tasche!
"A Dolo si cambia", io preferivo prima...

lunedì 25 aprile 2011

Il testamento del nonno partigiano. Libertà nella vità.

A tutti i ragazzi, uomini e donne che in questo momento stanno lottando per la libertà nei loro paesi dedichiamo questa poesia e ringraziamo i nostri partigiani che hanno permesso la libertà nel nostro paese.
Buona lettura e buon 25 aprile


Ragazzo.
Non voglio che tu sia lo zimbello del mondo
Ti lascio il sole che mio padre lasciò a me.
Le stelle brilleranno uguali,
E uguali ti indurranno le notti a dolce sogno.
Il mare ti empirà di sogni..
ti lascio il mio sorriso amareggiato
Fanne scialo ma non tradirmi.
Il mondo è povero oggi
Si è tanto insanguinato questo mondo
Ed è rimasto povero...
Diventa ricco tu guadagnando l'amore del mondo..
Ti lascio la mia lotta incompiuta
L'arma della pace arroventata.
Non l'appendere al  muro
Il mondo ne ha bisogno.
Ti lascio il mio cordoglio...
Tanta pena vinta nelle battaglie del mio tempo
E ricorda quest'ordine ti lascio..
Ricordare vuol dire non morire.
Non dire mai che sono stato indegno
Che disperazione mi ha trattenuto e 
Sono rimasto indietro al di qua della trincea
Ho gridato, gridato mille volte no!
Ma soffiava un gran vento
E pioggia e grandine hanno sepolto la mia voce
Ti lascio la mia storia
vergata con la mano di qualche speranza
a te finirla..
Ti lascio i simulacri degli eroi con le mani mozzate
Ragazzi che non fecero tempo di assumere
austera forma d'uomo
Madri vestite a bruno,
Fanciulle violentate
Ti lascio la memoria di Belsen e di Auschwitz
Fa presto a farti grande
Nutri bene il tuo gracile cuore
Con la carne della Pace del Mondo.
Ragazzo impara che milioni di fratelli innocenti
Svanirono ad un tratto nelle nevi gelate
in una tomba comune e spregiata
Già si chiamano nemici, i nemici dell'odio.
Ti lascio l'indirizzo della tomba, perché tu vada a leggere l'epigrafe
Ti lascio accampamenti con tanti prigionieri
Dicono sempre si, ma dentro loro mugghia l'imprigionato
No! dell'uomo libero- così è stato il mio tempo.
Gira l'occhio dolce al nostro crepuscolo amaro
Il pane si è fatto pietra
l'acqua fango...
... la verità di un uccello che non canta.
Non dire che tutto questo non ti interessa
Un giorno tutto questo potrebbe riproporsi.
E' questo che ti lascio, io conquistai il coraggio di essere fiero
Sforzati di viverla, salta il fosso da solo e fatti libero...
Così è stato il mio tempo
è questo che ti lascio
Attendo nuove
A te completare i miei sogni di libertà...

(Fonte: Anpi di Roma. Sezione di Chieri. e il quotidiano Repubblica

domenica 24 aprile 2011

Buona pasqua

Un sincero augurio di buona pasqua a tutti i lettori, con la speranza che l'atmosfera gioiosa propria della pasqua rassereni gli animi di tutti, in particolare coloro che sono in difficoltà.
E che permetta di dare la giusta tranquillità per affrontare i giorni successivi, a partire dall'anniversario della liberazione, quella data in cui è nata l'Italia che conosciamo.

giovedì 21 aprile 2011

Tagliati Ieri,Oggi e Domani

Ovvero: il mal comune è l'unica fonte di gaudio.
Circa una settimana fa il governo, nelle figure di Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti ha pubblicato il Documento di Economia e Finanza, lo strumento che impegna il governo nella pianificazione economica dei prossimi anni. Insomma, una sorta di dichiarazione ponderata di quali siano le intenzioni sul nostro futuro. Tale documento è consultabile al link: http://www.governo.it/backoffice/allegati/63229-6735.pdf
In particolare, delle 162 pagine complessive, si può riportare la tabella riassuntiva dove vengono evidenziati tutti i risparmi (tagli) e le maggiori spese, oltre che le modifiche alle entrate.

Andiamo quindi a capire cosa sia scritto in queste poche righe, e a riassumere le giustificazioni che hanno portato a tali scelte.
In particolare alcune cose saltano agli occhi:
  • Le pensioni vengono drasticamente ridotte, i tagli alle pensioni sono circa di 10 volte la riduzione delle entrate (le nostre tasse). Nel documento inoltre si riporta l'adeguamento automatico dell'età della pensione alla aspettativa di vita. Quindi, in pensione sempre più vecchi, e senza considerare che l'aspettativa di vita aumenta più rapidamente dell'aspettativa di vita in salute: si corre il rischio di lavorare ben oltre le nostre possibilità fisiche;
  • Le maggiori spese previdenziali di questi anni (cassaintegrazione, disoccupazione, etc) verranno quasi azzerate. Previsione ottimistica di un mercato del lavoro rinato oppure cosciente taglio degli ammortizzatori sociali anche sfruttando i contratti atipici?
  • Una voce importante è il contenimento della spesa pubblica, che da quest'anno vedrà più di un miliardo di euro di riduzione rispetto al 2008. Da dove vengono tolti questi soldi? Prevalentemente dalla sanità mediante una "riduzione della spesa per il personale e della spesa farmaceutica". Insomma: continua a pagare le tasse e, se ti ammali, arrangiati per trovare il medico ed i medicinali.
  • Poche novità per l'energia e l'ambiente, evidentemente per chi governa va bene così come è;
  • Molte variazioni per l'innovazione ed il capitale umano. I tagli in questo settore sono prossimi ai 5 miliardi di euro. Riduzioni ingenti in un settore, quello dell'istruzione e della ricerca, che già segna il passo se confrontato con quello degli altri paesi. In particolare dalle "economie di spesa per il personale" sono attesi risparmi per 4561 milioni a decorrere dal 2012. Per fortuna una parte dei tagli al nostro futuro li reinvestiamo in ricerca e sviluppo: "Rilvanti per la spesa pubblica in R&S del nostro paese i progetti del ministero della difesa fergate FREMM  e Medium Armuored Veichles", per i quali sono stati stanziati 1840 milioni di euro. Che dire, se ai nostri figli andrà male l'istruzione a scuola (e con queste premesse c'è da scommetterci), potranno sempre tentare la carriera militare!
  • Infine, il sostegno alle imprese si ridurrà drasticamente nei prossimi anni.
Non c'è che dire, si prospettano anni bui di decisioni serie e pesanti. Insomma, di cure che rischiano di uccidere il paziente se non sono somministrate con attenzione e perizia da medici esperti, sempre che siano necessarie. Purtroppo però i nostri medici non hanno iniziato col piede giusto:
guardate in questo link il ministro Gelmini che in pochi minuti:
  • Dice che ha letto il documento;
  • Dichiara che il documento non c'è mai stato, e che se c'è è un falso;
  • Che è vero, ma che non l'ha mai letto;
  • Che non c'è alcun taglio nell'area a lei pertinente (la scuola);
  • Che i tagli ci sono ma che si chiamano minori psese (come se questo risolvesse tutto);
  • Che i tagli sono tutti imputabili al risparmi sulle pulizie scolastiche (!).
A voi le conclusioni. 

sabato 16 aprile 2011

Bossi e il suo popolo silenzioso.


Dopo le ultime dichiarazioni del capo della Lega sul tema immigrazione e su quello che sta accadendo in Parlamento, si è creato un po’ di malumore tra i supporter leghisti. Tutto sommato la Lega sta assecondando Berlusconi  ad arrivare alla prescrizione breve con una serie di conseguenze che coinvolgono  non solo Berlusconi ma anche altri processi.
In sostanza quello che sta avvenendo è un duplice ricatto.
I leghisti lo sanno bene:  senza il loro appoggio Berlusconi è finito. Anche  il Cavaliere d’altra parte, standogli a cuore la problematica giustizia, ricatta a sua volta la Lega perché insinua di andare per conto suo. E poi i leghisti che fanno?
Che dire, nella loro situazione, cosa è meglio di un Presidente del Consiglio che può essere ricattato? Cosa volere di più!
Si ricattano reciprocamente e quello che si vede lo dimostra. L’ultimo dei tanti episodi di questo ricatto è avvenuto all’ultima votazione per far passare il processo breve.
Ma, come in tutte le battaglie, a vincere è il più forte. La lega, soggiogata dal ricatto di Berlusconi ha votato, ricevendo in cambio il finto federalismo , la sanatoria (costosissima) delle quote latte e poche altre inezie:
  • 2 miliardi di euro in per il comune di Roma in quattro anni;
  •  il taglio alle regioni del Nord, in particolare il Veneto riceverà 120 milioni di euro in meno;
  • quasi 400 milioni di contributi straordinari per i (non molto virtuosi) comuni di Catania e Palermo;
  •  le modifiche al patto di stabilità, che tanto stanno mettendo in crisi anche il nostro comune (per ora virtuoso); 
  •  la Banca del Sud, i finanziamenti al Ponte sullo Stretto, e molte altre iniziative di cui vedremo i risultati fra moltissimi anni.
Che dire, nella lotta politica spesso vince il più forte, questo è indubbio. Ma quando si perde in aula, si dovrebbe renderne conto agli elettori. Ancora una volta questione di stile, ed onestà.

venerdì 15 aprile 2011

Programma Nazionale di Riforme: guardare per non lamentarsi!

Per tutti coloro che invocano proposte e programmi dal Pd e quando arrivano non se ne accorgono!

In tal proposito mercoledì pomeriggio il segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani ha tenuto una conferenza stampa sul tema dell'economia e del piano nazionale per le riforme. Nel corso dell'incontro, e in rapporto alle decisioni al centro della riunione del Consiglio dei Ministri che ha varato il Def (Documento di  economia e finanza) e  il Pnr (Piano nazionale di riforme), il Pd  ha presentato le proprie proposte alternative per dare all'Italia una possibilità di riscossa e di ripresa.
Vi proponiamo qui di seguito il link dove è possibile accedere e scaricare il documento di ben 107 pagine dove potrete leggere le proposte.


Buona lettura


mercoledì 13 aprile 2011

Perchè il federalismo della Lega è una bugia

In questo post riportiamo alcune delle risposte del senatore Marco Stradiotto, componente della  VI commissione Finanze e Tesoro del Senato, nonchè membro della Commissione Bicamerale per l’attuazione del federalismo. Queste risposte, date a delle semplici domande, ci aiutano a capire perchè quello che più volte ci è stato proposto come federalismo in realtà non sia altro che una menzogna a fini elettorali.

> Perché il PD ha votato contro il Federalismo Municipale?
Il PD ha votato CONTRO il Federalismo Municipale per cinque motivi:
1. gli introiti delle tasse non resteranno sul territorio ma continueranno ad essere inviati a Roma;
2. i tagli effettuato nel 2010 (D.L 78/2010) annullano, di fatto, tutti i possibili effetti positivi del federalismo;
3. aumenteranno le tasse per i contribuenti onesti, per effetto dell'addizionale IRPEF;
4. aumenteranno le tasse per le imprese, per effetto dell'IMU;
5. gli amministratori locali non saranno responsabilizzati né resi più autonomi.
> Perché il PD si è astenuto sul Federalismo Regionale e Provinciale?
Semplicemente perché, a differenza di quello Municipale, sono state accolte il 95% delle nostre proposte:
1. è stata accolta la clausola di salvaguardia, il Federalismo Regionale partirà solo dopo la rivalutazione dei tagli previsti dal DL 78/2010;
2. è stata accolta la proposta che blocca la possibilità di aumentare l'addizionale IRPEF Regionale fino al 2013;
3. prima di far partire il Federalismo regionale dovranno essere definiti i LEA -Livelli essenziali delle prestazioni (LEP) e Livelli Essenziali di Assistenza (LEA);
4. è previsto il rifinanziamento dei Fondi per il trasporto pubblico locale (TPL) per il 2011, con 425 milioni di euro.
> All’attuazione del Federalismo Municipale aumenteranno le tasse?
SI! L'effetto dei tagli da una parte e l’obbligo per i comuni di concentrare le proprie attenzioni su IRPEF e IMU, invece che su altri cespiti, dall’altro, comporteranno un aumento delle aliquote dell'addizionale IRPEF (per i comuni che non hanno già l'aliquota massima) e l'aumento delle aliquote relative all'IMU. Che vuol dire più tasse per i contribuenti onesti e per le imprese.
> Con il Federalismo Municipale verrà data risposta alla necessità di riequilibrare la distribuzione delle risorse ai comuni?
NO! Oggi, con il meccanismo dei trasferimenti, esistono comuni privilegiati e comuni penalizzati, enti con un trasferimento pro capite di oltre 600€ per abitante ed enti con trasferimenti di 50€ per abitante. Con il nuovo meccanismo vi saranno, ancora, comuni privilegiati e altri svantaggiati. In particolare, saranno super avvantaggiati i comuni turistici.
> Aumenterà l'autonomia e la responsabilità degli amministratori locali?
NO! Il Federalismo Municipale innescherà meccanismi di finanza derivata e l'autonomia e la responsabilità degli amministratori sarà mortificata. Il “pago-vedo-voto” non esisterà.
> Aumenterà la lotta all'evasione fiscale?
NO! Al contrario, sarà spezzato il rapporto diretto che avrebbe potuto incentivarla. La cedolare sugli affitti e la tassa registro, infatti, saranno ancora versate allo stato centrale e solo una piccola parte di queste entrate tornerà ai comuni, passando attraverso il fondo perequativo. Questo passaggio, di fatto, spezza la tracciabilità e il legame di quelle imposte con il territorio. Di conseguenza, l'effetto benefico che dovrebbe mirare a incentivare il senso civico, la lotta all'evasione e agli sprechi viene meno.
> Sarà risolta la sperequazione tra le regioni a statuto ordinario e le regioni a statuto speciale?
NO! Le regioni e gli enti locali ricadenti nei territori delle regioni a statuto speciale continueranno a beneficiare dei privilegi che si sono sedimentati negli anni. La L.42/2009 non tocca i flussi finanziari a favore delle regioni a statuto speciale.
> Arriveranno molte più risorse ai comuni storicamente sottodotati economicamente del nord?
Purtroppo NO! L'effetto del taglio di 1,5 Mld di euro, voluto dalla maggioranza, ha ridimensionato eccessivamente una coperta che era già troppo corta. Dalle stime, i comuni del Veneto avranno nel 2014, mediamente, risorse pari ai trasferimenti del 2010. Quindi le stesse risorse precedenti i tagli. Va detto, però, che se la Lega, nel 2008, avesse detto che il Federalismo a regime avrebbe portato in dote gli stessi trasferimenti del 2008, non credo che avrebbe avuto lo stesso consenso. Aveva promesso ben altro.
> Saremo “padroni a casa nostra”?
NO! Oggi un sindaco è molto meno autonomo di quanto lo era 10 anni fa. Di conseguenza, alle amministrazioni locali è stata tolta anche molta responsabilità. Il Patto di stabilità obbliga sindaci e funzionari comunali ad essere più attenti ai parametri burocratici che ai bisogni dei cittadini. Che si chieda a un sindaco la manutenzione di una strada o un marciapiede, o un nuovo servizio, la risposta è la stessa: “non posso”. Perché, se anche dispone delle risorse, non può spenderle a causa dei rigidi parametri del Patto di stabilità.
Invece di parlare di "padroni a casa nostra" bisognerebbe dire, al massimo, "mezzadri a casa nostra".
> L’atteggiamento costruttivo del PD sul Federalismo Fiscale è stato corretto?
SI! Si dice che “I governi passano e le riforme restano” proprio perché esse determinano effetti per lungo tempo, sia che siano riforme fatte bene sia che siano fatte male. È importante, allora, contribuire a renderle le migliori possibili. Nello specifico, la legge 42/2009 - Federalismo Fiscale - si incardina nell'articolo 119 della Costituzione, modificato nel 2001 dal centro sinistra e confermato dal popolo italiano il 7 ottobre 2001 con il referendum.
La situazione di disparità esistente tra le varie Regioni e i diversi Comuni italiani ad oggi è insostenibile. È indispensabile una riforma che renda più giusta e più equa la ripartizione delle risorse su tutto il territorio nazionale. Il PD deve battersi per questo. Per farlo è necessario chiedere maggiore responsabilità agli amministratori e dare loro maggiore autonomia.
Oltre a equità, giustizia, autonomia e responsabilità è, poi, necessaria una quinta parola: solidarietà. Ai territori prima di tutto, e di conseguenza alle persone più deboli.
È un concetto fondamentale e accettato da tutti i cittadini, a patto che venga fatta una chiara distinzione fra i veri e i falsi deboli, i cosiddetti “furbi”. Troppo spesso nel nostro Paese i falsi deboli hanno approfittato della solidarietà degli altri cittadini o dei servizi dello stato, delle regioni o dei comuni, così facendo hanno tolto risorse e servizi ai veri deboli.

LE PROPOSTE DEL PD
PROPOSTE DI MODIFICA AL DECRETO SUL FEDERALISMO MUNICIPALE
> Rivedere i tagli ai comuni previsti dal D.L 78/2010. Proposta non accolta.
> Abolire l'addizionale IRPEF comunale (vera riduzione fiscale). Proposta non accolta.
> Versamento di tassa registro e bollo direttamente ai comuni (debellando, in questo modo, l'evasione). Proposta non accolta.
> A proposito di cedolare, introduzione di un meccanismo di conflitto d'interessi positivo fra proprietario e affittuario, con la previsione di un fondo per la detrazione degli affitti pagati dall'IRPEF (creando, in questo modo, un circolo virtuoso per far emergere evasione e sommerso sulle abitazioni in affitto). Proposta non accolta.
> Realizzazione del meccanismo del “vedo-pago-voto”. I nostri emendamenti prevedevano che, a fronte di una riduzione della pressione fiscale nazionale (abolizione addizionale IRPEF), vi fosse la richiesta di risorse direttamente nei territori (prevedendo il canone municipale facoltativo o la service tax), dando ai sindaci autonomia e responsabilità. Perché le risorse che “arrivano” dall'alto rischiano di essere spese male, mentre le risorse chieste direttamente e ottenute con fatica sono sicuramente spese meglio. Proposta non accolta.
> Sostituzione della compartecipazione IRPEF a favore dei comuni con la compartecipazione IVA. Proposta accolta.
PROPOSTE DI MODIFICA AL DECRETO SUL FEDERALISMO REGIONALE E PROVINCIALE
> Una clausola di salvaguardia che vincola l'attuazione del Federalismo Regionale e Provinciale alla revisione dei tagli previsti dal D.L. 78/2010. Proposta accolta.
> Blocco della possibilità dell'aumento dell'addizionale IRPEF Regionale fino al 2013, cioè fino a quando non viene interamente definito l'assetto del Federalismo Regionale. Proposta accolta.
> Determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) e dei livelli essenziali di assistenza (LEA) prima di far partire il Federalismo Regionale. Proposta accolta.
> Ripristino, già a partire dal 2011, di 425 milioni di euro per il trasporto pubblico locale (tagliati con il 78/2010). Proposta accolta.

martedì 12 aprile 2011

PM10: vediamo di fare chiarezza

In attesa della riunione di Sambruson di questa sera vorremmo cercare di chiarire una volta per tutte la questione sul PM10, perchè è bene che la nostra salute non sia oggetto di scambio politico.
Il PM10 è del materiale presente nell'atmosfera in forma di particelle microscopiche, il cui diametro è uguale o inferiore a 10 µm, ovvero 10 millesimi di millimetro, circa la dimensione di un pixel dello schermo che avete di fronte. Minore o uguale significa che in esso siano considerate tutte le particelle più piccole, quelle che maggiormente entrano in contatto con lo scambio polmonare (e che sono più pericolose). Il PM10 non distingue la natura delle particelle, ovvero potrebbero essere polvere del suolo, sale marino lungo le coste, ma in ambito urbano una grande parte è composta da inquinanti carboniosi. Essi, anche a causa delle altre sostanze che sono in grado di trasportare sono strettamente correlati con le morti dovute al cancro [1 ed altri]. Altri rischi sono correlati ad asma e patologie cardiovascolari. Si stima che circa 50.000 morti all'anno negli USA siano correlabili all' inquinamento da particolato [2] e che circa la mortalità aumenti del 3% ogni 15 microgrammi/m^3 (cioè a Dolo con 50 microgrammi/m^3 la mortalità aumenta del 10% [3]) . Facendo le debite proporzioni tra livelli di inquinamento e popolazione si può quindi effettuare una prima stima di 20.000 morti all'anno in Italia e quindi, mantenendo la stessa incidenza non è avventato ipotizzare che più di cinque morti all'anno nel nostro comune siano direttamente correlati al PM10. Piccole cifre, ma morti che potrebbero essere evitate, e che, per la legge italiana, sono diretta responsabilità dell'ammistrazione comunale [4]. Il sindaco è quindi il primo responsabile per la salute dei cittadini e di fronte ad un problema serio deve attuare una politica seria di contrasto al rischio. Una politica seria che deve prevedere una adeguata osservazione del rischio e l'attuazione di tutte le misure a contrasto. Le misure tipiche sono quelle di un controllo del traffico (che risulta essere tra le cause maggiori, insieme al riscaldamento domestico dell'inquinamento) e la pulizia delle strade [5]. In particolare la pulizia delle strade permette di ridurre circa del 25% il PM10 [6]. Se le strade del nostro comune fossero lavate con frequenza ci si potrebbero aspettare quindi una riduzione dell'inquinamento e della mortalità. Peccato che l'attuale giunta abbia deciso di risparmiare proprio sul lavaggio delle strade e vi siano continui attacchi da parte dei blog vicini al sindaco sulla questione PM10.
Riassumendo:
Il PM10 fa male, ed è la causa di morti anche all'interno del nostro comune;
La responsabiltà per legge ricade sul comune
Il comune decide di tagliare proprio su questa questione, che è causa di morte.
A voi le somme, speriamo di avere fatto chiarezza, quando si parla di salute è bene essere rigorosi, in fondo pochi di voi porterebbero in comune e non in ospedale il figlio con l'appendicite...


[1] Istituto Scientifico per lo Studio e la Cura dei Tumori di Genova
[2] Mokdad, Ali H.; et al. (2004). "Actual Causes of Death in the United States, 2000". J. Amer. Med. Assoc. 291 (10): 1238–45
[3] Francine Laden, et al. (2006).  "Reduction in fine particulate air pollution and mortality: extended  follow-up of the Harvard Six Cities Study"
[4] legge 833/78 et DLg 299/99
[5] Fulvio Amato et al (2009). "Evaluating urban PM10 pollution benefit induced by street cleaning activies". Atmospheric Enviroment, 43, 4472–4480
[6] Chih-Mei Chou et al. (2007). "Evaluation of street sweeping and washing to reduce ambient PM10"

venerdì 8 aprile 2011

Quali prospettive per Sambruson?

Un anno fa l'attuale ammistrazione è salita al governo cittadino con lo slogan "A Dolo si cambia!". Ed in effetti i cambiamenti non hanno tardato ad arrivare, anche a Sambruson. Si è cambiato con il carnevale, si è cambiato con i festeggiamenti di San Valentino. Si è cambiato anche con le manifestazioni e le assemblee sul tema delle grandi opere. Prima che i cambiamenti stritolino definitivamente il paese, forse è meglio fermarsi e trovarsi per fare il punto della situazione e dire la propria. Per questo riportiamo più che volentieri il volantino:



mercoledì 6 aprile 2011

Dalla Parte Della Costituzione

Questo è il titolo dell'interessante iniziativa, organizzata dallo SPI, in collaborazione con le istituzioni locali. Un nome che è di grande attualità, di fronte ai continui attacchi che vengono da parte del governo: si pensi, tanto per rimanere alla settimana, agli eserciti regionali oppure all'abolizione del reato di apologia al fascismo. E ancora, ai continui attacchi all'autonomia della magistratura. Per questo riportiamo con grande piacere il volantino dell'incontro:

martedì 5 aprile 2011

Asilo Nido: storie di ordinaria opposizione

Buone notizie hanno detto in molti in questi giorni leggendo il comunicato stampa del comune che riporta la volontà di mantenere l'asilo nido "comunale". Ed, in effetti, pur non essendovi nessun miglioramento particolare del servizio, che anzi, già da un anno è stato ridotto nell'orario e nelle presenze dei bambini, dopo le minacce degli scorsi mesi questa appare come una buona notizia.
Ma, come si è arrivati a questa scelta? Nel comunicato si riporta che "Affidare il Nido a una gestione esterna sarebbe stata per noi una scelta vantaggiosa in termini economici ma molto onerosa sotto il profilo dell’opportunità" e che "L’impegno a mantenere la gestione in economia, per l’Amministrazione, è comunque rilevante."[1]
Insomma: ci costa molto, ma, dato che darlo in gestione ai privati o chiuderlo ci sarebbe costato di più spendiamo volentieri questi soldi. E di questo siamo contenti, anche se ve lo avevamo detto in tutte le salse. Ma come mai adesso ci sono i soldi che prima non c'erano? Il 31 gennaio 2011 il blog dolese vicino all'ammistrazione leghista con toni accesi diceva che "la "chiusura per fallimento" [...] è riferita esclusivamente a chi vi era prima della Giunta Gottardo, la quale, ora sta svolgendo magistralmente le funzioni di un attento curatore fallimentare" [2] e apostrofava con toni coloriti chi aveva tentato di spiegare la situazione. Non solo, sempre nello stesso blog, il 22 dicembre 2010, si spiegava come la spesa per l'asilo fosse una spesa eccessiva, scriteriata [2].
Insomma per la lega i soldi non c'erano e la colpa era dei predecessori.
Per noi, però i soldi c'erano e ci sono sempre stati (al di la delle infernali conseguenze del patto di stabilità votato nel luglio 2010 da Lega e PDL). E ci siamo chiesti, a più riprese, perché non venissero investiti nelle cose per noi più importanti, come il sostegno alle famiglie.
Lo abbiamo fatto con dei volantini, e la risposta è stata "I collodi boys si mangiano il fegato alla veneziana".[2]
Lo abbiamo fatto nella sede comunale, e la risposta è stata "Olè, altra figura di m..."[2] 
Lo abbiamo fatto in tutte le sedi che potevamo, e , oggi, siamo stati finalmente ascoltati. 
Al di là della mancanza di garbo nelle risposte, oggi, forti della nostra coerenza possiamo rivendicare un ruolo di primo piano nell'aver salvato l'asilo ma, non saremo ancora soddisfatti fino a quando non avremo un asilo che sappia offrire alle giovani coppie un orario più articolato e meglio rispondente alla domanda delle famiglie, una chiusura estiva di un solo mese e non di due e una utenza, non di 32 bambini,  ma di 40 e oltre.

Per le sorti dell’Asilo Nido la nostra preoccupazione rimane, in quanto vediamo che l’amministrazione non sta operando per migliorare la situazione . Se si lasciano le cose come stanno, cioè, senza far niente per ampliare l’orario, per accrescere l’utenza e senza una politica del personale ci si incammina verso una chiusura mascherata.
 [1] comune.dolo.ve.it
[2] doloveneto.blogspot.com

venerdì 1 aprile 2011

I giovani chiedono, la politica risponde?

Domani pomeriggio, in Sacca Fisola a Venezia si terrà una importante iniziativa che vedrà politici di prim'ordine rispondere direttamente alle domande poste dai giovani sul tema del lavoro. Troviamo che tale iniziativa sia importante e diversa dalle solite. Il luogo può sembrare scomodo, ma è raggiungibile con il vaporetto da Piazzale Roma e dalla stazione FF.SS. (linee 2, 41/42):

LINEA 2 (Durata viaggio: 18')
Stazione S.Lucia       15.12      15.22     15.32    Ogni 10'
Piazzale Roma          15.16      15.26     15.36
LINEA 41 (Durata viaggio: 10')
Stazione S.Lucia       15.15      15.35     15.55    Ogni 20'
Piazzale Roma          15.18      15.38     15.58
Gli orari per il ritorno sono i seguenti:
LINEA 2 
(Durata viaggio: 18' P.le Roma, 21' Ferrovia)
Sacca Fisola              18.19      18.29     18.39    Ogni 10'
LINEA 42 (Durata viaggio: 8' P.le Roma, 14' Ferrovia)
Sacca Fisola              18.06      18.26     18.46    Ogni 20