Chiaramente si tratta di uno scherzo, il segretario dell'ONU non ci sarà al prossimo direttivo di circolo. E non sarà per impegni dell'ultima ora (come sostenuto dal comitato organizzatore qualche giorno prima del carnevale dopo la morte di Liz Taylor). Non ci sarà semplicemente perchè non è stato invitato, non sono stati fatti accordi con nessuno (ammesso che questo tipo di accordi siano semplici da effettuare). E non ci sarà nemmeno quel mio amico orientale, che fa il fattorino, ma che ci assomiglia un po'. Insomma, al di là del gran polverone, delle accuse che sono fatte da Doloveneto in cui il centrosinistra avrebbe rimediato dal carnevale una magra figura (sdoppiamento della personalità?), e delle legittime rimostranze legali delle associazioni di consumatori..
Il carnevale è stato un buono specchio dell'attuale gestione delle cose nel nostro territorio. Da un lato vi è stato il successo di pubblico, notevole, al di la del consueto balletto di cifre, almeno paragonabile a quello degli scorsi anni. E in questo anche la stagione e l'ora legale hanno aiutato. Dall'altro vi è stato il programma "stravolto": non più i carri e coriandoli che tanto hanno stancato gli scrittori di altri blog, ma carri, coriandoli e bugie, che evidententemente danno tanta soddisfazione ad alcuni. Non si venga a dire che era uno scherzo, io, come altri eravamo li, ed abbiamo appreso della burla solo il giorno dopo. Se un commerciante vendesse una patacca, difficlmente potrebbe dire che si tratava di uno scherzo bonario solo quando il cliente lo ha appreso da altre fonti. E poco vale che chi si è recato li lo ha fatto a titolo gratuito: anche l'espressione del voto è gratuita, ma difficilmente una amministrazione comunale può affermare che il proprio programma... era uno scherzo!
Ed, infine, se Cogno, organizzatore del Carnevale ha affermato a mezzo stampa di non aver saputo nulla dello scherzo, se non a cose fatte, chi ha organizzato se non l'amministrazione comunale, che si è resa colpevole, stando quindi alle parole di Cogno, di questo enorme raggiro?
Insomma, come sempre più spesso capita nel nostro paese, molte bugie che oscurano quei pochi fatti.
Questione di stile, e di onestà.