lunedì 30 marzo 2015

Perizia choc del 2013: il Ponte dei Mulini non è sicuro!



Perizia choc del 2013: il Ponte dei Mulini non è sicuro!
Nessuna risposta dall’Amministrazione

Il Ponte dei Mulini, luogo storico e simbolico di Dolo, non risponde ai requisiti di staticità previsti dalla norma.

Dai cassetti del Municipio dolese, per puro caso mentre si parlava di bilancio, è spuntata una perizia statica, a firma dello studio di ingegneria Berro & Sartori di Pianiga, dell’ottobre 2013, che esprime preoccupanti considerazioni in merito alla sicurezza della passerella del ponte dei Mulini.

I consiglieri di minoranza, preoccupati dell’inerzia e dal disinteresse che oramai caratterizza la maggioranza che ancora per poco governa Dolo, hanno domandato come, pur di fronte ad un documento tecnico ufficiale che evidenzia come non siano considerati sufficienti i requisiti statici della passarella, il Sindaco Gottardo, l’assessore ai lavori pubblici Alessandro Ovizach e l’assessore al Bilancio Giuseppe Pasqualetto, non abbiamo mai pensato di porre a bilancio delle risorse per intervenire e mettere in sicurezza l’opera.

L’imbarazzo anche da parte del Sindaco Gottardo è stato talmente evidente che la maggioranza ha dovuto chiedere l’urgente intervento del funzionario dell’Ufficio Lavori Pubblici del Comune per tentare di spiegare la situazione.

La questione politica che purtroppo è emersa è che l’attuale amministrazione per ben due bilanci non ha ritenuto di stanziare delle somme per programmare un intervento che mettesse in sicurezza i cittadini e salvasse un luogo storico della nostra Città.
L’aggravante è che lo sapevano fin dall’ottobre 2013!

Neppure la disponibilità della minoranza a votare seduta stante un emendamento mirato all’intervento, ha permesso di dare una concreta soluzione al problema.

Proprio per questo chiediamo formalmente al Sindaco, come primo responsabile della sicurezza di tutti i cittadini, di concerto con il Comandate della Polizia Municipale, di porre in essere immediatamente tutte le misure indispensabili almeno a garantire l’incolumità dei cittadini. 

Il prossimo 31 maggio si terranno le elezioni comunali anche nel nostro Comune; a quel punto sarà il nuovo Sindaco a dover riparare all’ennesimo vergognoso episodio di mala gestione e disinteresse per la cosa pubblica alla quale Gottardo e soci ci impongono di assistere.

giovedì 19 marzo 2015

Nessun accordo tra PD e Lista “Ponte del Dolo"

Elezioni Comunali 2015
Nessun accordo tra PD e Lista “Ponte del Dolo"
Il Partito Democratico, allargato alle esperienze civiche che sostengono la candidatura a Sindaco di Alberto Polo e il Ponte del Dolo, si sono incontrati diverse volte nelle ultime settimane per verificare se ci fossero le condizioni per arrivare a una sintesi politica.
Pur condividendo gli aspetti di natura programmatica – dal rilancio dell’Ospedale di Dolo, allo stop al consumo di territorio, dalla contrarietà al passaggio della Romea sino all'auspicio che su Veneto City ci sia la possibilità di tornare indietro – l’accordo non è stato trovato essenzialmente su due aspetti.
Il primo riguarda l’unione dei Comuni: elemento centrale per il PD, aspetto critico per il “Ponte”; il secondo sulla composizione della lista e della possibile Giunta.
Il PD non prevede accordi pre-elettorali sulla giunta e punta a comporre una lista molto rinnovata ed eterogenea in cui il ruolo delle liste presentate nel 2010 (la lista del Cuore e, appunto, “Il Ponte”) fosse molto diluito, mentre per i rappresentanti de “Il Ponte” era essenziale stabilire subito gli equilibri di Giunta e prevedere una forte e tangibile continuità rispetto all'esperienza delle passate amministrative.
La lista del “Ponte”, questo è stato l’elemento essenziale di rottura, ha chiesto sei posti in lista su sedici previsti, due assessori su quattro, il vicesindaco e la possibilità di presentarsi alle prossime elezioni con il proprio simbolo pur inserito in un simbolo unico insieme a quello del Partito Democratico: la cosiddetta “bicicletta”.

In un clima comunque di serenità e di rispetto reciproco, politico e personale, si è deciso di interrompere le trattative.

mercoledì 4 marzo 2015

Una speranza più che concreta per mantenere in vita a Dolo l’Ufficio del Giudice di Pace

Adesso non ci sono più scuse, bisogna che Dolo e la Riviera del Brenta non perdano quest’ultima occasione.
Alberto Polo, consigliere comunale di Dolo e prossimo candidato sindaco del PD, evidenzia come con l'approvazione definitiva avvenuta ieri al Senato del decreto Milleproroghe “sia stato deciso di dare un'ulteriore possibilità ai Comuni che, come Dolo, per ragioni diverse, non sono riusciti a completare l'iter per il mantenimento del Giudice di Pace nella proprie città”.
“Il Governo guidato da Matteo Renzi – dichiara il consigliere Polo – fortunatamente ha condiviso le preoccupazioni di tutti coloro che, semplici cittadini, amministratori e classe forense, per mesi si sono battuti contro la privazione di un servizio così importante per le comunità locali. La giustizia, soprattutto quella di prossimità, rappresenta uno scudo per i cittadini che possono così difendere i propri diritti senza sostenere costi proibitivi e lunghe trasferte”.
“Pertanto – continua Polo – mi auguro che l'Amministrazione di Dolo, ancora per poco guidata dal Sindaco Gottardo, non si distragga come avvenuto in passato e magari perda questa ulteriore occasione ed avvii da subito i contatti con gli altri comuni della Riviera del Brenta e col Ministero per riaffermare la volontà di mantenere questo importante servizio a Dolo e nella Riviera del Brenta”.
La campagna di sensibilizzazione in favore del mantenimento in vita dell'ufficio del Giudice di Pace a Dolo deve passare dalla tante parole al vento ai fatti concreti; sono certo, che con l’impegno di tutti questa vicenda avrà un lieto fine".

“Tocca ora, però, all’Amministrazione comunale di Dolo – ancora per poco guidata dal Sindaco Gottardo –avviare, questa volta in maniera veramente convinta ed efficace, i contatti e l’iter per evitare che Dolo venga privata di questo servizio così importante.

Comunicato stampa del 27.02.2015