venerdì 27 febbraio 2015

La Gottardo ha cancellato la democrazia nel nostro comune

Approvato con un blitz lunedì pomeriggio il PATI di Dolo.

La Gottardo ha cancellato la democrazia nel nostro comune

Assessori e consiglieri di Maggioranza: dimettetevi.


Con una laconica mail di sole due righe il Sindaco di Dolo, Maddalena Gottardo ha comunicato al Consiglio Comunale che Commissari e Dirigenti hanno approvato il PATI.

“A Dolo il Sindaco uscente, Gottardo ha cancellato con l’arroganza che ne ha contraddistinto tutto il suo mandato amministrativo, la democrazia. Per l’inconsistenza della sua capacità politica ed amministrativa non è riuscita a far approvare il PATI in consiglio comunale costringendo, così, la nostra Città ad essere commissariata sulla scelta più importante per il proprio futuro”.

“Adesso i Commissari, verificato che la Gottardo non è in grado di governare Dolo, hanno dovuto procedere d’ufficio all’approvazione. Un blitz in piena regola del quale l’unica responsabile è la Gottardo che ha impedito al Consiglio Comunale e a tutta la Città di confrontarsi sul piano che regolerà lo sviluppo dei prossimi vent’anni”.

“In quel documento non c’è alcuna visione strategica della Città; non c’è alcuno spunto capace di rilanciare Dolo, Arino e Sambruson; non c’è alcuno spunto in grado di sollevare il nostro territorio dalla fase di crisi e stagnazione nella quale è stato abbandonato. Ci sono soltanto metri cubi di cemento”.

“Il mandato della Gottardo si è aperto con Consigli Comunali presidiati dalle Forze di Polizia in assetto antisommossa per approvare Veneto City, per il quale non vi era alcuna penale nel caso non fosse votato, e si chiude con due righe con il quale ci comunicano di aver deciso, nel chiuso di un ufficio, il futuro di ciascuno di noi e dei nostri figli”.

“Il ricorso che abbiamo presentato come opposizione, a questo punto, acquisisce ulteriore forza e giustificazione: proprio per questo andremo avanti fino in fondo!”


“Arrivati a questo punto, però, ci aspetteremo un atto d’orgoglio da parte dei consiglieri e degli assessori della residua maggioranza. Dimettetevi: non contate nulla, la legislatura è finita e vi hanno espropriato di ogni prerogativa, scaldate soltanto sedie e per farlo siete pagati da tutti i cittadini di Dolo!” 

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