martedì 27 marzo 2012

Chiudono l'ospedale?!

La notizia, data per certa dalla Nuova Venezia si abbattuta sul nostro paese con la forza di un tornado. La Lista del Cuore ha prontamente risposto tramite il comunicato stampa, che riportiamo per intero:

"Quella che apprendiamo oggi è una notizia talmente grave ed assurda che ci auguriamo di poter leggere immediatamente una doverosa smentita da parte del presidente Zaia e dell'assessore Coletto.
Chiudere l'ospedale di Dolo rappresenterebbe, infatti, un atto di assoluta gravità che priverebbe un territorio complesso e importante come quello della Riviera del Brenta, e di tutta l'area sud della Provincia di Venezia - già penalizzata dalle precarie condizioni nelle quali hanno ridotto il nosocomio di Chioggia - di un servizio essenziale soprattutto in una fase, come è quella che stiamo vivendo, in cui la nostra società è sempre più sola, spaventata e anziana.
Se, viceversa, la notizia non fosse smentita assisteremmo all'ennesimo atto politicamente arrogante e ingiustificabile di una Lega Nord che, grazie ai tanti assessori leghisti alla sanità che pur si sono succeduti nei lustri, non ha avuto coraggio fino ad oggi di tagliare i veri sprechi come i numerosi ospedali veronesi che, se chiusi per tempo, ci avrebbero determinato una situazione diversa.
Una vera assenza di programmazione che si evidenzia per Dolo dalla schizofrenia con cui oggi vengono annunciati investimenti futuri nel plesso ospedaliero e, allo stesso tempo, la loro chiusura o dismissione!
Una notizia di questo tipo, se non fosse smentita, dimostrerebbe nuovamente l'ennesimo bluff anche dell'amministrazione comunale dolese che nel 2010 prese i voti dei cittadini promettendo un “trattamento di favore” da parte di Regione e Provincia, tutte a trazione leghista.
Tanto più oggi risulta grave il fatto che il Sindaco Gottardo, in questi due funesti anni di governo dolese, per incapacità o per mero calcolo partitico, pur sollecitata dalle minoranze, non abbia mai voluto fare ufficialmente un approfondimento in Consiglio comunale sul tema e quindi prendere una chiara posizione in difesa del nosocomio dolese.
Bene! Dopo aver approvato con un blitz Veneto City oggi sembrano privarci dell'Ospedale e dietro l'angolo sono pronte a scattare fuori Camionabile sull'idrovia e Romea commerciale: proprio un bell'affare!! Se venisse cancellato l'ospedale di Dolo, tanto più per mano amica, noi ci attenderemmo le immediate dimissioni del Sindaco che, evidentemente, ha tradito con i suoi compagni di partito il patto con gli elettori e i cittadini dolesi. Noi ci mobiliteremo in tutte le sedi possibili a cominciare dal consiglio regionale e dai territori.

I Componenti della Lista “Per Dolo, Cuore della Riviera”

3 commenti:

  1. Bufala clamorosa!! non c'è nessun documento ufficiale,e se c'è venga mostrato!
    per documenti ufficiali non intendo gli articoli della nouva venezia ne i servizi del tg3 tanto per capirci!!

    non fomentiamo cose inesistenti solo per fare un post!

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  2. Oggi, leggendo i 3 giornali veneti: per il corriere è una cosa falsa, per il gazzettino non si sa, per la nuova, invece, è ancora probabile la chiusura.

    Marco D., ma che ragionamento è il tuo? Se c'è il timore di un avvenimento negativo per il territorio è giusto preoccuparsi (ed eventualmente agire per scongiurarlo). No che fino a quando non c'è l'ufficialità della chiusura non se ne può parlare, e poi, beh, mi sa che dirai "inutile piangere sul latte versato"! Ma che idea hai di una cittadinanza attiva????

    Piuttosto il comune e la sindaca hanno qualche dato in più rispetto a quello che si legge nei giornali?

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  3. Anche se hanno qualche dato in più, riporto una regola fondamentale, finora rispettata:
    Ogni "uomo d'onore" è tenuto a rispettare la "consegna del silenzio": non può svelare ad estranei la sua appartenenza alla mafia, né, tanto meno, i segreti di essa; è, forse, questa la regola più ferrea dei mafiosi, quella che ha permesso all'organizzazione di restare impermeabile alle indagini giudiziarie e la cui violazione è punita quasi sempre con la morte.
    All'interno dell'organizzazione, poi, la loquacità non è apprezzata: la circolazione delle notizie è ridotta al minimo indispensabile e l' "uomo (o forse la donna) d'onore" deve astenersi dal fare troppe domande, perché ciò è segno di disdicevole curiosità ed induce in sospetto l'interlocutore.
    COME L'INTERRAMENTO DELL'ELETTRODOTTO: NOI ABBIAMO FATTO RICHIESTA...! ecco spiegato il sistema dolese!

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