lunedì 12 dicembre 2011

Niente più satira: a Dolo ora ridono solo in pochi

La questione è apparsa su più giornali, e viene ribattuta anche dal blog vicino all'amministrazione: la mostra di satira non si terrà più a Dolo. Non è una questione secondaria, e non è nemmeno solo l'orgoglio ferito di una cittadina che si poteva fregiare di un evento culturale di scala nazionale. E' un chiaro segno del destino grigio che ci attende, almeno secondo i piani dei nostri governanti. Le cifre in ballo erano modeste, 1500 € la spesa  dello scorso anno. Non una assurdità se si pensa ai 871,75 € (fonte, Albo Pretorio comunale) spesi per la pubblicità del ciclo di conferenze sui misteri delle Antiche Civiltà, quando un buon numero di cittadini del centro Dolese ha ricevuto solamente dei volantini fuorvianti e non ufficiali, e non ha mai visto, come del resto gli scriventi di questo blog, quelli ufficiali, pagati dal Comune. Non si tratta di spese ingenti, ben chiaro, ma resta l'amaro in bocca, soprattutto di fronte all'opportunità di investire con coerenza nella cultura. 
Soprattutto di fronte a quello che sembra l'ultimo cabaret che ci è rimasto, dove fatalmente a ridere sono gli attori e non il pubblico, quello di Veneto City. Domani, con ogni probabilità, sarà messa la parola fine ai tentativi di dialogo, e d'ora in poi saranno le ruspe a parlare. Ruspe che si muoveranno senza le assicurazioni che sarebbero dovute anche per opere ben più piccole, senza sapere ad esempio quali saranno le percentuali delle destinazioni d'uso, per dirne una. Ben hanno fatto i CAT ad invitare alla libertà di coscienza per il voto di domani, ma possiamo già prevedere che tutti i consiglieri della maggioranza saranno compatti nel dire fieramente "si" a quella che agli occhi di tutti risulta una enorme incognita. Una altra battaglia persa, e questa volta con cifre in ballo che vanno ben oltre gli spiccioli di cui si parlava prima. E poi, ben ricordiamo la semplicità usata dalla sindaca per giustificare che Veneto City si è sbloccato con l'ottenimento del casello di Roncoduro. Ed ora, possiamo solo sperare che lo stesso candore non sia usato per altri sillogismi, magari tra Veneto City e la Romea Commerciale. Pensieri che fanno rabbrividire i più, ma che forse fanno gongolare qualche altro fortunato. Mentre a noi rimane solamente parlare (e subire i tagli) sulle briciole. 
Almeno tra qualche mese sarà carnevale. C'è già chi vocifera che il comune potrà permettersi un ospite d'eccezione, un grande attore...

4 commenti:

  1. Altro spunto d'ironia amara è constatare il fatto che i CAT ora si vedono vittima dei loro stessi successi. Infatti non è segreto il fatto che nell'ultima campagna elettorale abbiano favorito, più o meno indirettamente, la vittoria leghista, confidando anche loro nello "Scudo del Filotto". Pensavano: meglio i leghisti, che tanto promettono, degli ex democristiani, che si danno già per sconfitti e forse ci marciano pure.
    A soli 2 anni di distanza, ecco servita la verità, l'ironia del destino! Ma anche una bella sveglia, per la gente dormiente... Come quell'opera in cui chi sembrava amico o quanto meno collaborante, alla fine, si toglie la maschera e il buono improvvisamente diventa coglionato!

    Sull'amministrazione invece, non c'è più granchè da dire. Come per Minzolini, il direttore del peggior e più ridicolo Tg1 della storia che domani sarà sollevato dall'incarico, a noi non resta che aspettare che l'amministrazione peggiore e più ridicola che Dolo ricordi giunga presto ai termini naturali.
    L'eredità negativa sarà fissata a futura memoria domani.
    Ricordi positivi non ne lasceranno: nessuna piazza o via nuova, nessuna caserma, nessuna rotonda, nessun parcheggio (nuovo e gratuito).
    Chissà se la prossima volta il coglione sarà più intelligente.

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  2. Fracasso J, condivido in buona parte le tue osservazioni. Al di là dell'offesa finale: dopo che l'ha usata Berlusconi possiamo usarla liberamente, vero, ma vorrei finirla con 'sta politica da quattro soldi dove chi più grida e più ha ragione.
    In ogni caso non c'è niente di bello in sto tipo di sveglia, davvero. Scusa, ma preferisco che la genti voti ancora diverso da me piuttosto che avere il territorio massacrato con l'unica soddisfazione di dire agli amici "te l'avevo detta io..."
    E adesso aspettiamo per la Romea...

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  3. la cultura costa cara l'ignoranza molto di più.

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  4. Fino all'ultimo, spero che qualche consigliere ci ripensi e voti contro l'accordo di programma per Veneto City. A differenza dei proponenti, i consiglieri abitano e continueranno ad abitare a Dolo e sicuramente non sarà piacevole avere la popolazione che continuamente li ricorderà per questa votazione.

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