sabato 24 dicembre 2011

Il punto del PD

Pubblichiamo per intero la lettera di Natale del segretario del PD dolese Matteo Bellomo. Non uno sterile scambio di auguri, ma una occasione per un punto di vista completo, con elementi a tratti inediti, soprattutto sulla spinosissima questione della Romea Commerciale. Buona lettura.


Cari Democratici,
        in questi giorni particolarmente convulsi, nei quali arroganza e pochezza politica e culturale l’hanno fatta da padroni, credo sia utile condividere alcune riflessioni.
Dicembre è stato caratterizzato, certamente, dalla corsa del Sindaco di Dolo all’approvazione di Veneto City: come tutti i progetti, diciamolo con franchezza e onestà intellettuale, anche questo non è di per sé ne buono né cattivo.
I processi amministrativi e di trasformazione del territorio, questo è un dato certo, si possono fare soltanto se si hanno due certezze assolute e non confutabile:
1)   Sono cambiamenti realmente utili ai cittadini
2)   Miglioreranno la qualità della vita di tutti
Per quello che riguarda Veneto City, oggi come ieri, non c’è alcuna certezza.
Il progetto, dal punto di vista meramente tecnico, continua a cambiare (ne esiste, tanto per citare un esempio, uno che prevede il casello autostradale di Albarea e uno, così ha detto il sindaco, che non lo prevede) e non c’è alcuna certezza per ciò che concerne i contenuti (ovvero cosa ci sarà mai dentro questi due milioni di metri cubi) e la viabilità.
Aggiungiamo a questa incapacità di delineare in modo meno sommario un progetto tanto importante, l’arroganza e l’assenza di democrazia alla quale abbiamo assistito, e il gioco è fatto: Veneto City è sicuramente un elemento negativo! Non c’è più spazio per alcun dubbio …
Del resto, per i dubbi intendo, servirebbe più tempo e invece abbiamo assistito ad una corsa dissennata verso l’approvazione.
Le amministrazioni Bertolin e Gaspari avevano maggiori certezze rispetto ad oggi (almeno sul piano dei proclami e delle promesse) e non le hanno mai comunque considerate sufficiente garanzia per assumere delle decisioni!
Mancanza di coraggio? Risposta troppo facile e populista!
Purtroppo in molti oggi dimenticano il valore della parola “Responsabilità”!
È stata proprio la responsabilità delle precedenti amministrazioni, coscienti di rappresentare esclusivamente l’interesse dei cittadini, a non permettere loro di andare oltre una corretta e doverosa richiesta di maggiori informazioni ai proponenti.
Oggi a Dolo hanno scelto di costruire “Padania City”, la cittadella artificiale imposta dalla Lega a colpi di “olio di ricino”, di occupazione della sala consigliare con i militanti provenienti da tutta la Provincia, di una perizia di staticità della sala consigliare quanto meno sospetta nei tempi, di una gestione del rapporto con la stampa da terzo mondo, di menzogne e volgare aggressività.
Piangono perché una ventina di manifestanti durante il consiglio comunale del 13 dicembre usavano i fischietti dentro la sala consigliare, proprio come i deputati leghisti avrebbero fatto pochi giorni dopo?
Ma di cosa stiamo parlando, cari signori, siamo tutti grandi e vaccinati e nessuno può dire di aver subito violenza perché delle trombette suonavano e dei piedi battevano sul pavimento.
Hanno noleggiato un maxi schermo per vedere il consiglio del 20 all’aperto ….
Chissà chi ha dato loro l’idea … forse gli stessi strateghi della comunicazione ingaggiati dalla Veneto City Spa che indicavano, esautorando completamente l’ufficio stampa del comune, quali mezzi di informazione potevano o non potevano entrare in sala e per quanto tempo …
Anche da questi aspetti, per così dire, “laterali” si capiscono molte cose: l’ufficio stampa che doveva decidere chi fare entrare in Comune non era quello dell’Ente pubblico, ma quello del proponente privato che, in quel momento, attendeva l’esito del voto sul proprio progetto.
Se due più due fa quattro siamo, ormai, nella condizione di poter considerare il Comune di Dolo un soggetto privato svendutosi alla modica cifra di 1,8 milioni da incassarsi nell’arco di diversi anni. Ricordo a tutti, in primis a me stesso, che per la vendita del vecchio campo sportivo le precedenti amministrazioni incassarono oltre 2,5 milioni di euro e, se permettete, la differenza di impatto tra quell’operazione e quella di “Padania City” è ben diversa ….
Un altro elemento non di poco conto è la scomparsa, ormai ufficiale, del PDL dolese: neppure “Chi l’ha visto?” può nulla, il caso è troppo drammatico per essere risolto.
Mentre si votava “Padania City”, per altro con il mal di pancia degli stessi leghisti dolesi non troppo legati alle alte sfere, consiglieri ed assessori PDL hanno fatto scena muta comprendendo appieno come quella non fosse una loro partita, attendendo solo il momento di alzare la mano in segno di riconoscenza ai padroni della Lega.
Desolante …. Politicamente intendo, e forse non solo …
Oggi tutti i nodi sono venuti al pettine e presto arriverà anche quello della Romea Commerciale.
Sappiate che il tanto sbandierato “Progetto Gottardo” – la “Romea Padana” – non è stato neppure protocollato dalla Regione Veneto. Verificare per credere.
Gli unici dati certi su questa vicenda sono:
-      La Regione Veneto ha accolto l’ipotesi di tracciato proposta dalla cordata di imprese che andrà a realizzarlo sottoponendolo, prima, alla commissione VIA che ha prescritto, esclusivamente, delle migliorie e non certamente un cambio di direzione della strada;
-      La Regione Veneto a guida Zaia ha presentato il progetto alla Conferenza Stato – Regioni perché fosse iscritto all’ordine del giorno del CIPE e finanziato per la parte di competenza pubblica: solo la crisi economica, dunque, ha bloccato sino ad oggi il finanziamento;
-      All’ultima conferenza dei servizi la stessa Regione Veneto ha dichiarato come, per ovviare ad alcuni problemi di natura ambientale, è già stato inserito nel progetto un sistema di sottopassi tra Lugo e Lughetto.
Basterebbe solo guardare una cartina del territorio e pensare ai sottopassi di Lugo e Lughetto per capire in quale direzione gira la Romea Commerciale: certamente, visto che è certificato che passa da li, non andrà certamente verso Malcontenta che è dalla parte opposta, non trovate?
Queste informazioni sono tutte pubbliche e in possesso del Comune di Dolo che, oltre alla propaganda dei tracciati alternativi fantasma, non può non sapere quanto sappiamo noi semplici cittadini.
È evidente, dunque, come le cose siano due: o chi afferma che salverà Dolo e Sambruson dalla Romea non sa leggere o non è politicamente sincero quando fa certe affermazioni …. Scegliete voi!!!
Il prossimo 7 gennaio dalle 18.00 con partenza da Foro Boario ci sarà una grande manifestazione promossa in primis dagli amici di IDV per la democrazia e contro chi invoca l’olio di ricino nei confronti delle persone che hanno idee diverse.
Il PD di Dolo ci sarà con i propri consiglieri, iscritti e simpatizzanti!
Sarà quello il modo per festeggiare al meglio l’inizio di un anno che, per forza di cose, dovrà essere Nuovo e nel quale si chiuda, definitivamente, questa brutta parentesi leghista che non merita di amministrare Dolo e che nessuno di noi si merita!!!

Buone Feste a Tutti
Matteo Bellomo
Segretario PD, circolo di Dolo

24 commenti:

  1. E quindi la Romea "Gottardo" non sarebbe mai arrivata alla regione?
    Se confermata questa sarebbe una notizia bomba...

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  2. Complimenti all'autore. Non suonino partigiani come il 90% dei commenti presenti negli altri blog. Con un articolo semplice è riuscito a spiegare sia la questione dei fatti, sia quella dei progetti, sia quella dei modi, focalizzando la vuotezza dei contenuti e la mancanza di stile.
    Più una chicca romea commerciale e qualche valutazione politica.
    Mi sforzo di mettermi nei panni di un PoliticaDolese e DoloVeneto e onestamente trovo che il 90% dei fatti proposti qui siano soggettivi, ma loro riusciranno mai ad ammetterlo?
    Purtroppo la politica spesso si separa dall'onestà intellettuale.
    E poi voi avete anche un segretario che sa scrivere.
    Buon Natale a tutti, belli e brutti!

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  3. Caro Matteo, con il tuo solito acume politico hai
    centrato il problema. Spero che serva a schiarire le idee a molti. Ciao
    Colgo l'occasione per augurare un Buon Natale a tutti i Democratici e ai Cittadini di Dolo.
    Adriano

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  4. senza partigianeria......finalmente un pò di chiarezza. Dopututto la verità non è ne di destra ne di sinistra e con il tempo sarà evidente per tutti.

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  5. Su un unica cosa concordo,la verità o la chiarezza definita da Spolaore e dall'altro anonimo, viene sempre a galla......statene certi cari, statene certi.
    Buon Natale da DoloVeneto

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  6. Penso che si stiano tutti cagando sotto sai, doloveneto? Anonimo di nome e di fatto. Il tuo parere vale 0 quanto la persona che si nasconde dietro ad un blog anonimo. Sii uomo e firma le tue idee col tuo nome, se non te ne vergogni!
    In polizia le lettere anonime 9 su 10 sanno che sono di mitomani...

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  7. Dalla Nuova Venezialunedì, 26 dicembre, 2011

    I leghisti duri e puri non approvano Veneto City. Non si autodefiniscono in alcun modo, ma “l’altra Lega” è uno slogan che certo non dispiace.

    Mentre a Dolo la leghista Maddalena Gottardo blindava il Consiglio e procedeva e spron battuto all’approvazione del mega centro privato, a pochi chilometri di distanza scalpitava un Carroccio che non riesce più a nascondere i suoi mal di pancia.

    Alberto Semenzato, leghista della prima ora, si è sempre professato acerrimo nemico dei poteri forti. Sull’affare Veneto City non ha avuto paura di schierarsi contro il suo stesso partito che in Regione, come sul territorio, è invece andato a braccetto con Endrizzi e soci.

    Veder blindare l’aula consigliare e riempirla di claque padana non ha certo contribuito a rinsaldare i rapporti nel movimento. «Ho sempre sostenuto e sostengo tutt’ora che Veneto City sia un’opportunità di sviluppo, solo che non doveva essere fatto lì – ribadisce l’ex vicesindaco di Mirano – c’era l’area di Porto Marghera che poteva ospitarlo, dove la viabilità terrestre, marittima e aerea era già esistente».

    Sul blitz consigliare di Dolo Semenzato ha le idee chiare: «Non conosco i particolari – dice – non so se si poteva evitare tutto questo, spero solo che la sindaco sia stata costretta a procedere e non abbia potuto fare altrimenti. Non condivido certi modi di mobilitarsi e soprattutto disapprovo le minacce, però la protesta degli abitanti è legittima».

    L’ultimo sassolino dalla scarpa Semenzato se lo toglie citando il programma della Lega: «Il territorio è una risorsa da conservare – legge testualmente – per quanto possibile intatta e prioritario è il recupero del patrimonio edilizio esistente». (f.d.g.)

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  8. Ottime riflessioni di Bellomo, penso anch'io che abbia centrato perfettamente molti punti, in maniera difficilmente contestabile, almeno a quelli minimamente dotati d'onestà intellettuale.

    Secondo me, manca solo un'unica considerazione, forse lasciata immaginare. La esplicito.
    Ci sono moltissimi motivi per cui Veneto City non giova al sindaco:
    - anzitutto non giova al sindaco perchè non giova al paese di Dolo: oggettivamente non è un progetto valido oltre il ragionevole dubbio (e di ombre ce ne sono molte);
    - non giova a Dolo perchè 1.8 milioni di euro (che arriveranno chissà quando), non potranno essere usufruiti dalla sindaco per fare opere da presentare come biglietto da visita alle prossime elezioni;
    - non giova perchè la popolazione (anche l'elettorato del sindaco) non vuole VC o, almeno, non ha avuto il tempo e il modo corretto di assorbirla, comprenderla, discuterla ed infine accettarla;
    - non giova all'elettorato della sindaco, che probabilmente con quest'azione ne ha perso parecchio per strada, probabilmente giocandosi la ricandidatura;
    - non giova all'immagine della sindaco, che oggettivamente non ne esce elegantemente.

    Insomma, VC sembra essere solo un boomerang per la Lega dolese. Ma allora, si sono dati la zappa sui piedi? Sono dei masochisti? Si prostrano come cagnolini di fronte ai piani alti del loro partito solo per rispetto? Senza chiedere nulla in cambio?

    Qual è la merce di scambio che riceverà la Lega dolese dalla Lega di Venezia per quest'atto politico, amministrativo ed elettorale kamikaze?

    LA SINDACO, che s'è giocata elettoralmente, COSA OTTERRA' IN CAMBIO DAL PROPRIO PARTITO?
    E gli altri leghisti: l'assessore alle antenne, che notoriamente non fa nulla per nulla, e l'assessora convertita sulla via di Ponte di Legno, cos'avranno in cambio?

    Cosa riceverranno lo scopriremo assieme, ma posso dirvi quando, registrate questo: nel 2013, elezioni politiche nazionali.
    State a vedere.

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  9. Semenzato ha ragione perchè cari compagnoni Veneto City non è una creatura della Lega è una pesante eredità dalle passate amministrazioni su cui l'attuale amministrazione Leghista non ha potuto fare retromarcia. Andatevi a guardare Biutuful Veneto City su DoloVeneto blogspot anche se la storia la conoscete meglio di tutti.VEROOO

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  10. Premesso che sono d’accordo con il suo ragionamento e anche sulle conclusioni, l’unico dubbio che mi resta è il seguente. Essendo la maggioranza composta da 14 persone e togliendo sindaco e assessori citati, gli altri 11 perché hanno votato Veneto City sapendo che la loro carriera politica è finita e che la maggior parte di loro continuerà ad abitare a Dolo (alcuni di essi hanno anche attività commerciali)?

    La domanda l’ho posta anche ad altre persone e tutte mi hanno risposto che al loro posto si sarebbero dimesse da consigliere piuttosto di sputtanarsi a vita per tutta Dolo votando Veneto City.

    Chiedo cortesemente ad O. la sua opinione. Grazie.

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  11. Grazie per la domanda, penso che la provocazione sará raccolta dal partito (ormai fantasma) chiamato in causa.
    Fermo restando che forse qualcuno tra quegli 11, forse qualche dubbio comincia a porselo. Sono sicuro della buona fede di alcuni quanto sono sicuro anche che i più giovani tra quelli non accetteranno quest'andamento ancora a lungo.
    Uno di loro su FB rivendica la libertà di amministrare e decidere, anche la libertà di sbagliare. Io credo che vada concessa, ma ci sarà un tempo limite oltre il quale scadrà il bonus per Ovizach, Minchio etc. Se ad un certo punto non arriverà il risveglio, potremo pensarli di diversamente.
    Io spero che loro abbiano almeno un po' di sano mal di pancia.

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  12. HA HA HA HA chiaro l'intento di cercare crepe nella coalizione ma cari copagnoni rimarrete delusi. Per la questione di carriere poltiche NOOOOi al contrario di VOOOOOi non siamo caregari e alla fine del mandato siamo anche disposti a lasciare il testimone ad altri esponenti della nostra coalizione. Mi sembra invece che nel vostro ....partito da mooooooooooooolti anni circolino sempre i sooooooooooooliti nomi, per cui per il 31 gennanio prendete l'occasione e gettate tutto il vecchiume dalla finesta...porta bene.

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  13. Siete proprio dei fossili ... fermi ed immobili! Pensate proprio che tutti siano abituati come voi a cercare "careghe" a destra e a manca pur di non stare in piedi? (gli esempi li avete solo Voi! qualche vice presidente della società di trasporti ... qualche carica in CCIAA, ....) E pensate veramente che quello che è scritto nel post sia tutto oro colato? Di sicuro da delle conferme: nè Bertolin nè Gaspari si sono mai assunti le responsabilità di prendere qualche decisione!
    Buone feste a tutti e mi raccomando, magnè poco altrimenti devo intervenire ...

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  14. Doloveneto: la sindaca ti ha già smentito quando sostenevi che la frase dell'olio di ricino non fosse mai stata pronunciata, mentre lei stessa il giorno dopo provvedeva a giustificarla sulla stampa.

    Non vorrei che la tua capa ti contraddicesse con i fatti un'altra volta. Ti consiglio di stare anche te a vedere, come noi.
    Anche perchè tu probabilmente davvero non vedrai mai un posto più importante di quello che occupi, tu non puoi nemmeno aspirare a quelle cadreghe da cui ti senti slegato, ma i tuoi capoccia.....

    Non vorrei che tu e PoliticaDolese rimaneste entrambi con la mano bruciata.

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  15. Oio de risino e non soeomercoledì, 28 dicembre, 2011

    Che bella olio di ricino....i compagnoni comunisti che non fanno niente per niente....ne vedremo delle belle....

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  16. Sai FJ la differenza tra noi e voi comunisti....che noi il lavoro ce l'abbiamo e non abbiamo bisogno di "careghe" come voi...i nostri giovani si danno da fare e non vanno a manifestare e ad insultare sindaco e consiglieri come hanno fatto quei fannulloni tuoi amici.....

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  17. Anonimo attento a quello che scrivi. Non sono del PD e nemmeno comunista e per essere presente ad entrambe le manifestazioni mi son dovuto prendere permessi e ferie. Inoltre non ho insultato nessuno. Quindi pensa un secondo prima di accusare le persone scrivendo che sono fannulloni e che insultano. Saluti e grazie per l'ospitalità.

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  18. Per anonimo....forse tu non hai insultato ma i tuoi amici si!!! E cos'erano scusami se non comunisti?non e'un'offesa essere comunista buona notte anonimo

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  19. Per anonimo....e scusami potevi andare al lavoro invece di prenderti ferie.

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  20. Anche io (non comunista e a favore di qualcosa che non fossero capannoni fin quando non è cominciata la farsa con urgenze ed intrallazzi vari) ero li. E mi sono sentito offeso quando ho saputo che la sindaca, dopo aver mobilitato decine e decine di forze dell'ordine (pagate sempre troppo poco, ma con soldi pubblici) è stata l'unica ad infrangere le regole (pubblico scelto, frasi che inneggiano a metodi fascisti, stampa fuori, etc)!

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  21. A volte non capisco se fatte finta di leggere o se è nella vostra indole cambiare significato delle cose che vengono scritte (Non ho scritto che essere comunisti è un’offesa).
    Silvio vi ha lobotomizzato il cervello: vedere comunisti dappertutto.
    Andare ad una manifestazione non vuol dire andare a bere una birra con gli amici. Quindi moltissime persone che erano lì non le conoscevo e come me erano lì ad ascoltare il funerale della democrazia dove non c’è stato nessun insulto a differenza del sindaco che anziché rappresentare tutta la cittadinanza si permette di dire che a quelli sotto (quindi anche al sottoscritto) ci vorrebbe l’olio di ricino.
    Sarei andato volentieri al lavoro. Bastava semplicemente che il Consiglio Comunale fosse stato indetto almeno alle 18. Ma visto che al sindaco non interessa la partecipazione (al contrario di quanto detto e scritto in campagna elettorale) significa che lei si ritiene ea Parona de Dolo.

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  22. I contenuti con cui ci sta tenendo compagnia DoloVeneto in questi giorni mo' sembrano, oltre che non condivisibili, anche difficilmente rispettabili. Non si capisce se, al di là del repertorio di motti berlusconiano- fascisti, DoloVeneto sappia di dire sfrondate e sostenere tesi infondate (anche laddove si riescano a concepire) e le sostenga ugualmente per confondere le acque, oppure se sia realmente convinto della propria posizione (e quindi sia un ignorante).

    In entrambi i casi una cosa resta vera: la voce para-ufficiale e soprattutto para-culo della maggioranza leghista, in questa fase è più impegnata a scaricare le colpe sugli altri piuttosto che convincerci della bontà del progetto su cui loro hanno messo la firma.
    Tutto questo rimanendo nell'anonimato.
    Se questa è la politica e l'amministrazione ragazzi...

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  23. Per Marco : impari a scrivere il sindaco e non la sindaca e poi il sindaco non ha infranto nessuna regola....vorrei avere visto lei al consiglio comunale della settimana prima dove un branco di maleducati non hanno fatto altro che offendere....e lo sanno bene che in questo hanno fatto un autogoal....

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  24. Per quanto riguarda gli autogol, il sindaco e giunta hanno la propria rete della porta piena di palloni. Sono riusciti perfino ad infangare Dolo su un giornale nazionale.

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