martedì 8 novembre 2011

Sambruson, finchè la barca và...

E' di questi giorni un nuovo appello della nostra sindaca per un rapido completamento della idrovia, magri di classe V. Una idrovia in classe V, per chi non lo sapesse, è un canale artificiale che permette la navigazione di chiatte superiori alle 1500 tonnellate. Per fare un confronto un camion raramente supera le 40 tonnellate. Per poter permettere un rasporto di questo tipo l'idrovia dovrà essere piuttosto grande, con una larghezza minima di ca. 40 metri, poco più della autostrada A4. Inoltre, richiederà il rifacimento delle opere, come le attuali conche di navigazione, già approntate per l'idrovia originale. Si tratta di una opera senza dubbio impattante, che taglierà in due il nostro territorio. Un altro dubbio sorge poi riguardo le opere che dovranno essere fatte. In particolare l'idrovia tagliera il Brenta a Vigonovo ed il Nuovissimo a Mira. Per far passare questi due corsi d'acqua (uno dei quali per giunta navigabile) a delle navi di dimensioni imponenti serviranno opere imponenti e sicuramente costose. Ma allora, in questo periodo di vacche magre, cosa invoglia la nostra sindaca a pensare a tali opere gigantesche? Uno dei punti a favore dell'idrovia, secondo la sindaca, sarebbe la messa in sicurezza del nostro territorio. In realtà, si legge, che la portata massima di un tale canale (nato per la navigazione) è inferiore ai 500 metri cubi al secondo. Circa un sesto della portata d'acqua che i fiumi possono conferire al nodo di Strà. Una quantità non elevata, che potrebbe avere un senso se intesa come soluzione economica ai problemi di calibrazione della portata del Roncajette. Tale fiume, di fatto la continuazione del Bacchiglione (che non ha, a differeneza del Brenta, bacini idroelettrici che smorzano le piene a monte) ha infatti il problema di non riuscire a sua volta a scolmare le sue acque nel Brenta attraverso il canale Piovego. Questo a causa di una pendenza troppo bassa, che potrebbe essere aumentata togliendo acqua al Brenta all'altezza di Strà. Questo, ovviamente, a scapito della laguna, che rischierebbe un interrimento eccessivo, evitato nel corso dei secoli deviando, appunto, tutti i fiumi dalla laguna stessa. Una opera controversa, quindi, che potrà essere fatta solo in tempi piuttosto lunghi. Ma, nel frattempo, il consiglio provinciale, capeggiato dalla stessa Lega che governa qui a Dolo, si schiera a favore di una ben più imminente, ma non meno impattante, camionabile. E, allora, ecco che sorge un dubbio legittimo: non è che si voglia parlare di opere fantascientifiche per nascondere ben più prossime sventure?

16 commenti:

  1. Da quanto leggo qui, pare che vi piaccia di più la camionabile. Se non è così, allora diteci: cosa volete? Un'idrocamionabile? O una camiovia?

    RispondiElimina
  2. Non lo sanno caro politicadolese, i loro vertici gli hanno detto di dire così e così hanno detto poi berlusconi è caduto e l'attenzione si è spostata a roma interrompendo il messaggio. Cavolo con tutto il tempo che aveva per cadere ....proprio ora e per di più bisogna anche preparare le schede elettorali termiche per il freddo invernale.

    RispondiElimina
  3. Che belli, il gatto e la volpe! Che prima di preoccuparsi di cosa c'è scritto, dovrebbero preoccuparsi di leggere bene e rispondere in merito, cosa assai rara.

    RispondiElimina
  4. Caro O., vi ho semplicemente posto una domanda. Che ripeto. Volete voi
    a) la camionabile?
    b) l'idrovia?
    c) l'idrocamionabile-camiovia?

    Il gatto e la volpe attendono risposta. Thanks a lot

    RispondiElimina
  5. ma Sta scherzando?? da cittadino si Sambruson con attività a fossò, Le posso dire che io e miei vicini di casa e capannone vogliamo l'idrovia, uno perchè permetterrà di non andare sotto acqua alla prima pioggia, secondo l'idrovia non dovrà essere un canale scolmatore per il brenta, ma un canale di raccolta acque piovane per i vari comuni, terzo le dimensioni per le chiatte sono variabili in funzione di quello che trasportano, nessuono vuole navi tipo costa crociera che arrivino a padova!!
    in più vorrei sapere quale qulifica tecnica ha per fare determinate congetture!

    firmato un Ing. che qualche esame di idraulica l'ha fatto!

    RispondiElimina
  6. Anch'io ho fatto qualche esame di idraulica, e ho partecipato ai tavoli annuali organizzati dalla regione sulla sicurezza idraulica. E non trovo una piega in quello che appare nel post. Si tratta di una grande opera, con tutti i pro e i contro che porta con se. Il fatto che l'idrovia sia una bella vasca di laminazione, senza dubbio, ben prima dell'idea del canale scolmatore di D'Alpaos e della nostra sindaca. Il concetto del blog, comunque, sarò anche l'unico con i superpoteri ad averlo capito, ma mi sembra chiaro: la sindaca parla di una opera che forse si farà tra 30 anni e nel frattempo i suoi compagni di merende portano avanti la camionabile, che è l'unica opera che farebbe guadagnare in tempi brevi i proponenti.

    RispondiElimina
  7. E quindi se non si entra nell'ottica dell'idrovia, anche in 30 anni,la camionabile come pensate di fermarla,sempre che vogliate fermarla !!

    RispondiElimina
  8. Va innanzitutto detto che è un piacere ricevere tanti cammenti su un solo tema. Spiace, d'altro canto, che alcuni lettori non abbiano capito il significato del post. La nostra paura è quella che l'ipotesi idrovia, al di là delle questioni tecniche che ogni opera così grande ed impattante porta con sè, sia solo la foglia di fico per nascondere che la Lega (assieme al PDL) ha, solo pochi giorni fa, votato contro lo stralcio (cioè la separazione) della camionabile dal GRAP. Questa era la strada maestra per evitare che la camionabile venisse calata dall'alto nel nostro territorio. Si è persa una occasione probabilmente unica per dare voce al territorio. Per altre disqisizioni tecniche, che non reputiamo "puerili" ma che invece, secondo noi, dovrebbero essere la base di ogni scelta politica, siamo ovviamente disposti ad aprire un tavolo anche in questo blog, magari pubblicando i contributi che ci giungeranno.

    RispondiElimina
  9. Quéo che ghe xé basta e vansa, guàia a chi tocà ancora éa tèra de Sambruson.

    RispondiElimina
  10. Un cittadino di Sambruson
    Quello che parla in veneto provabilmente è un leghista, e se l'idrovia non la vuole, perchè dovrei volerla io?

    RispondiElimina
  11. A cosa serve un'idrovia a Padova oggi? A giustificare la politica democristiana degli anni '50 che avendo espropriato i terreni per la realizzazione dell'idrovia, tali non possono essere utilizzati se non per questo scopo, pena ricorsi a non finire. Utilità economica nessuna. Quali sarebbero le merci che utilizzerebbero questa modalità? Fore un pò di sabbia, forse immondizie, forse qualche trasporto eccezionale. Poco altro

    RispondiElimina
  12. Ho letto anche io l'articolo su Doloveneto, guai a prendere le decisioni sulla tecnica, è da bambini! Ma allora le decisioni le prendono con gare di rutti, che sono da grandi?? Chi governa così deve andare a casa!!!

    RispondiElimina
  13. Dopo la lettera di Zaia contro la cementificazione, dopo la paranoia che
    mancano i soldi per le opere di salvaguardia, l'esproprio dei campi ai
    contadini, Treviso - Silea - Carbonera sotto acqua.... ecco che Zaia
    stesso va ad inaugurare la "Pedemontana".
    I due sindacati di destra impegneranno i tfr dei dipendenti nelle grandi opere
    .... senza chiedere il consenso.
    Veneti espropriati, bagnati, annegati ..... "veneti on the road".

    RispondiElimina
  14. Da questo dibattito non se ne esce fuori perché ci sono due "lacune" da entrambe le parti:
    - Lega e PDL a Dolo dicono si all'idrovia (secondo il PD solo per motivi propagandistici), ma in provincia fanno il contrario.
    - Il PD pone dei dubbi sull'utilità dell'opera.
    Non vorrei che questo gioco delle parti sia fatto perché (non a livello comunale) sia stato deciso sia da Lega e PDL e sia dal PD di fare la camionabile che andrebbe a riportare in cassa gli introiti che si perdono dalla A4.
    Per essere tutti credibili (PD, PDL e Lega) dovrebbero innanzitutto in provincia e regione togliere la camionabile dalla legge obbiettivo e poi fare un tavolo comune ascoltando i tecnici.
    A Fossò, il prof. D'Alpaos ha spiegato i motivi della necessità dell'idrovia di classe V rispondendo anche ai quesiti posti da dolodemocratica. Io non sono un tecnico ma D'Alpaos in due ore ha snocciolato cifre e numeri a sostegno della sua tesi e per rispondere a tutti gli interrogativi dei presenti.
    Proposta: PD, PDL e Lega (uniti per il bene dei dolesi e degli abitanti di Sambruson) organizzate un incontro con D'Alpaos e intanto richiedete a gran forza di stralciare la camionabile dalla legge obbiettivo. Se lo farete i cittadini vi sosteranno. Se continuate invece con queste polemiche non si va da nessuna parte.

    RispondiElimina
  15. In realtà alcune cose dell'uso dell'idrovia in chiave scolametore non mi sono ancora chiare, al di là dei numeri. Ad esempio, in caso di grossa piena, come si può vedere anche dall'articolo dello stesso D'Alpaos ci sarebbero alcune cose note, ma che non mi è chiaro se accettate (o addirittura accettabili) ed altre che (ma non c'ero a Fossò) non sono riuscito ancora ad afferrare. Tra le prime: l'idrovia scarica in laguna quando il MOSE, probabilmente è chiuso. L'innalzamento (di acqua dolce e fortemente inquinata) è di quasi 10 cm se ci fosse una portata di 500 m3/s. Ma siamo sicuri che a Venezia vada bene aumentare il livello di una acqua già alta di 10 cm? Poi il sedimento solido, la terra trasportata, viene indicato pari a 100.000 metri cubi, come dire 5000 camion pieni. Che non sono pochi da immettere in laguna. E poii altre cose che non ho capito. 500 m3/s richiedono un canale enorme, oppure uno pensile (con gli argini, e il letto fuori terra, cioè). Comunque se si riuscisse a fare un po' di chiarezza, magari con D'Alpaos, ma soprattutto con Chisso che in questi anni farà in tempo a costruire 10 camionabili al posto dell'idrovia, sarebbe bello! Se il PD organizzasse una serata io ci sarei di sicuro...

    RispondiElimina
  16. Come giustamente ha scritto PTC, la chiarezza è meglio farla direttamente con D’Alpaos. Sperando di fare cosa gradita posso intanto riportare in parte quello che D’Alpaos ha detto a Fossò (senza assolutamente pretendere di essere io quello che sa le cose visto che non sono un tecnico).

    Secondo D’Alpaos:
    - la portata dell’idrovia a classe V è di 350 metri cubi al secondo.
    - una portata di 350 metri cubi al secondo permetterebbe di scaricare 200 metri cubi al secondo dal Bacchiglione tramite il canale scaricatore e 150 metri cubi al secondo dal Brenta.
    - la Serenissima aveva deviato il Brenta fuori dalla laguna per evitare la sedimentazione. Ma attualmente si sta verificando il contrario. Quindi l’idrovia permetterebbe di avere un equilibrio per la corretta sedimentazione della laguna.
    - anche se il Mose fosse alzato in ritardo, in caso di piena del Brenta e del Bacchiglione, sarebbero versati in laguna 40 milioni di metri cubi di acqua che innalzerebbero il livello di 5 centimetri.

    Se organizzate il convegno (ben pubblicizzato) con D’Alpaos è preferibile farlo in un’ampia sala visto che a Fossò c’erano molte persone.

    RispondiElimina