venerdì 4 novembre 2011

4 Novembre

Oggi, 4 Novembre, si celebra la vittoria della Prima Guerra Mondiale. Una data che nel tempo ha assunto una connotazione sempre più umana e meno trionfalistica. I toni pomposi del "Bollettino della Vittoria", sugellato nel nostro territorio, vicino a Padova, sono stati presto subissati dalle tetre politiche fasciste e nazionaliste che avrebbero di lì a poco ammantato l'Europa. Ed ecco che il 4 Novembre, nel secondo dopoguerra è diventato, a nostro avviso giustamente, una occasione per commemorare i caduti nelle guerre. Ma non solo, il 4 Novembre, è anche una data particolare per il nostro paese. Il 4 Novembre 1966 è stata la alluvione del Veneto e di Firenze e Grosseto. Il 4 Novembre del 1994 la pioggia incessante stava per togliere la vita a 70 persone in Piemonte. Giusto un anno fa, poi, gran parte del Veneto era sotto una spessa coltre d'acqua. In questi giorni, infine, una pesante situazione si sta creando in Liguria e Piemonte, che speriamo non aggiunga altre vittime a quelle della scorsa settimana. Sembra però che questa guerra, quella contro delle morti inutili che flagellano il nostro paese ogni anno, sia ancora al di là dell'essere vinta. Non è possibile che più volte all'anno si debbano avere vittime per colpa dell'incuria e della mancanza di pianificazione. E non è possibile che, anche chi è stato colpito di recente, come il Veneto, continui a tergiversare sulla realizzazione delle opere che servono realmente, per primi i bacini di laminazione a monte. Ed è francamente imbarazzante che una pubblicazione della nostra regione, in carta patinata, che serve a fare il punto sul dopo alluvione 2010, abbia tabelle dove sono sbagliate le appartenenze alle provincie di più del 20% dei comuni (ad esempio Noventa Padovana in provincia di Treviso). Non si capisce dove siano finiti i finanziamenti (alle province giuste o a quelle sbagliate), di sicuro si sa che quella carta patinata è stata pagata con i nostri soldi. Servirebbe la serietà che oggi manca alla nostra classe dirigente. Perchè il 4 Novembre non veda tanti nuovi militi ignoti, strappati dal fango ad una vita che gli appateneva.

AGGIORNAMENTO
Come non detto, a poche ore dalla pubblicazione del post già dei morti a Genova.

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