sabato 15 ottobre 2011

Comunicato Stampa del segretario del PD di Dolo

Pubblichiamo volentieri il comunicato stampa del segretario del PD di Dolo, in risposta alle osservazioni di Conte sull'uso di piazza Cantiere.

“Presidente Conte ci scusi, non voleva essere lesa maestà”

“La posizione espressa da Claudio Bertolin – commenta la segreteria del Partito Democratico di Dolo – è quella di tutte le persone di buon senso che si chiedono come mai la piazza principale di Dolo non debba essere adeguatamente rispettata e vissuta. Derubricare come un attacco politico quella che altro non è che la legittima richiesta di maggiore attenzione ad un contesto urbanistico pregiato, denota malafede e disinteresse.
Nessuno intende contestare la libera iniziativa economica degli ambulanti e neppure chiedere all’amministrazione di negare spazi.
Quello che chiediamo a gran voce, invece, è che la zona più pregiata del nostro Comune, elemento attrattivo indispensabile per l’imprenditoria turistica sulla quale Dolo basa parte della propria vocazione, venga rispettata e trattata con tutte le più ampie cautele.
Messo in chiaro questo (parliamo dunque di camion e furgoni non di commercianti e ambulanti) vogliamo scusarci sentitamente con il Presidente Conte per aver commesso, senza volerlo, un atto di lesa maestà.
Approfittiamo per complimentarci con lui per questo nuovo ed importante incarico che, siamo certi, saprà svolgere al meglio. Siamo sicuri, infatti, che la passione e la professionalità che metterà al servizio degli ambulanti saranno le stesse che ci ha messo per aprire nuovi uffici postali, come quello di Dolo nel centro commerciale verso Cazzago, e per migliorare, in generale, il lavoro delle Poste in Riviera del Brenta garantendo a tutti, impiegati, postini ed utenti, un servizio evidentemente migliore.  
Al tempo stesso, però, ci preme raccomandare al Presidente Conte di non mischiare la rappresentanza sindacale o di categoria con la politica chiamando in ballo i partiti ad ogni osservazione, migliorativa, che viene mossa al suo operato.
Se intende scendere in campo, sia gentile, lo faccia con tutti i crismi dell’ufficialità: svesta il costume di sindacalista o presidente, e indossi quello da dirigente di partito”.

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