sabato 24 settembre 2011

Comunicato stampa del PD Provinciale

Riportiamo più che volentieri il comunicato stampa scritto ieri dal PD provinciale sul tema di Veneto City. Il comunicato, che porta in calce le firme di nomi importanti nella politica locale, è un ulteriore grave atto di accusa nei confronti della a dir poco pressapochistica gestione della questione da parte delle giunte leghiste nostrane:

 
"Era già successo nel passato che la Giunta Regionale avesse provato a forzare i tempi ed  a fine giugno di quest’anno la Giunta di Dolo a guida leghista, insieme a quella di Pianiga ha obbedito agli ordini di Regione e Provincia firmando l’accordo di programma per Veneto City.
È una firma che ha avuto caratteri di inedita urgenza e assoluto pressappochismo.
Questa è la nostra prima obiezione ed il blitz della convocazione improvvisa del Consiglio Comunale di Dolo, addirittura con procedura di urgenza, ne è la conferma.
Un’operazione immobiliare di tale portata e l’enorme dimensione del progetto proposto dovevano consentire e prevedere il massimo di coinvolgimento, discussione, trasparenza e partecipazione dei cittadini, delle forze economiche e sociali, così come abbiamo sempre sostenuto ai vari livelli politici e amministrativi.
Non abbiamo mai avuto pregiudiziali nell’esaminare i contenuti, anche perché l’area del piano in parte era già stata destinata negli anni ottanta ad attività economiche dagli strumenti urbanistici comunali.
Abbiamo sempre lavorato affinché ci fossero tutte le garanzie di sostenibilità per l’impatto che tutto ciò poteva produrre sul piano viabilistico, ambientale e socioeconomico.
Così come volevamo sapere che cosa si voleva fare, per cosa e come tutto ciò si intrecciava con il sistema di forte infrastrutturazione prevista e con gli altri insediamenti, compresi quelli di logistica legati all’interportualità padovana, alla portualità veneziana e al tema del rilancio di Porto Marghera.
La Riviera del Brenta e il Miranese, territori delicati dal punto di vista ambientale e di indubbio interesse paesaggistico e architettonico, sono realtà ancora vivibili e devono trovare il proprio equilibrato sviluppo in un rapporto positivo con Venezia e Padova. Non possono essere considerati territori destinati a ospitare solo autostrade e centri commerciali.
Chi ha memoria ricorda che si parlava genericamente d’insediamento universitario, attività innovative e di ricerca, di servizi di scala regionale senza dichiarazioni concrete di impegno o interesse.
Ci pare di poter dire ora che tutto si è ridotto a un insediamento di grandi centri commerciali con conseguenze pesantissime sui centri urbani esistenti.
Come abbiamo fatto nel passato e ancor di più oggi, e condividendo la sostanza di molte osservazioni che sono state presentate, ribadiamo la necessità di:
-          sospensione dell’iter autorizzativo nell’attesa che lo stesso progetto venga assoggettato alla Valutazione Ambientale Strategica così come richiesto dal Comune di Dolo nel 2009, allora guidato dal Centrosinistra;
-          non computare gli interventi di compensazione o mitigazione idraulica nella superficie a verde pubblico;
-          stralcio delle superfici destinate a medie e grandi strutture di vendita;
-          consistente riduzione dell’indice di edificabilità;
-          rivedere il conteggio del rapporto tra beneficio pubblico e privato;
-          considerare l’impatto viabilistico sull’intero sistema della Riviera del Brenta e del Miranese;
-          sviluppare uno studio idraulico su un’area vasta per le ripercussioni che l’intervento può avere sulla rete scolante complessiva.
Sono queste solo alcune delle ragioni che ci portano ad esprimere il nostro forte dissenso  su tale progetto sia per la gran fretta con cui si è approvato l’accordo di programma e sia per molti dei suoi contenuti.
Il Partito Democratico sarà alla manifestazione di Confesercenti.
È importante che su un intervento di questo tipo emergano tutte le contraddizioni e anche le ambiguità di chi in campagna elettorale aveva detto NO a Veneto City.



Michele Mognato, Segretario Provinciale PD Venezia
Renato Martin, Capogruppo Provincia di Venezia
Laura Puppato, Capogruppo PD Regione Veneto
Lucio Tiozzo, Consigliere Regionale
Bruno Pigozzo, Consigliere Regionale
Pierpaolo Baretta, Deputato
Andrea Martella, Deputato
Delia Murer, Deputato
Rodolfo Viola, Deputato
Marco Stradiotto, Senatore
Franca Cecilia Donaggio, Senatrice"

3 commenti:

  1. Ma come fa la sindaca a venirci a dire che è tutto trasparente???

    RispondiElimina
  2. Che possa profilarsi una nuova Sesto San Giovanni? Mmmmmm direi proprio di NO quì i penati e il loro metodo non li vogliamo.

    RispondiElimina
  3. Evvai! Ci portano il metodo Lavitola e Tarantini quindi: puttane per tutti!

    RispondiElimina