sabato 19 marzo 2011

SUCCESSO DI PUBBLICO PER I 150 ANNI

Una sala piena di pubblico ha accolto giovedì sera l'evento conclusivo della celebrazione dei 150 dell'Unità d'Italia. La serata si è svolta all'insegna degli aspetti tecnici, che ha ripercorso la storia dei cognomi d'Italia fino ad arrivare ai giorni nostri ed alla salvaguardia delle minoranze linguistiche. Gli interventi principali, dei due ricercatori, sono stati intervallati da filmati e letture sulla storia del nostro paese. Alla fine è stato svolto un dibattito per i chiarimenti e per i contributi che la platea ha voluto offrire.
Una sala piena quindi, con tanti cittadini, oltre ad una discreta presenza di persone più o meno legate al mondo della politica e dell'associazionismo dolese. Purtroppo sono mancati esponenti del centrodestra dolese, ma evidentemente erano impegnati a spiegare il bilancio a 5 (cinque, dati forniti da uno di loro) abitanti di Sambruson. Peccato, sarà per la prossima volta.
Un grazie quindi a tutti coloro che hanno contribuito a festeggiare degnamente l'importante ricorrenza, sia al mattino che alla sera. 
Sia cantando l'inno iniziato dall'ANPI di fronte ad un comune chiuso da cui si poteva solo intravvedere la faccia della sindaca fare capolino da dietro una tenda, sia cercando di capire qualcosa in più della nostra storia nell'incontro tecnico serale.
Infine sia concesso un consiglio all'amministrazione, non tutta a onor del vero: ricordate che il comune ed il sindaco sono cariche della Repubblica Italiana su mandato dei Cittadini Italiani, e che tutte le remunerazioni (non cospicue, me ne rendo conto) sono pagate dai contribuenti Italiani. Così è, e se non piace, se ci si sente rappresentativi solamente di una parte fatta di non (o contro) Italiani, ci sono le dimissioni. Non si tratta di nazionalismo, solo di responsabilità civile.

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