martedì 22 marzo 2011

NASCE IL COMITATO RIVIERASCO "VOTA SI PER FERMARE IL NUCLEARE"

In questi giorni è nato nel nostro territorio un comitato che reputiamo essere importante, il suo nome è "Vota si per fermare il nucleare". Il comitato, che fa riferimento al gruppo di Legambiente, ha visto da subito l'adesione del PD di Dolo.
Perchè crediamo che questa iniziativa sia buona ed importante?
  • Perchè il governo ha già deciso, nonostante le mozioni dell'opposizione che il referendum deve essere fatto in date separate ripetto alle elezioni. Questa scelta, volta a far mancare il quorum al referendum, costa 300 milioni di euro. Soldi sottratti alle tasche di tutti e dirottati da cose più utili. Tanto per fare un esempio secondo il Sole 24 ore questi soldi sarebbero sufficienti a pagare i libri di testo per tutti gli studenti delle medie. Quindi, ogni comitato che sensibilizzi la cittadinanza per evitare questo inutile spreco è da aiutare.
  • Perchè il nucleare non serve all'Italia, pochi sanno che la capacità produttiva Italiana di energia elettrica è di 100 Gigawatt, contro una richiesta di picco di 57 Gigawatt. Causa della crisi, ma anche delle scorse operazioni di incentivazione del mercato delle rinnovabili. Più che a nuova potenza, bisogna puntare alla razionalizzazione delle risorse già attualmente a disposizione. La centrale di Fusina, che ad oggi è quasi ferma, ne è l'esempio.
  • Perchè il nucleare pone seri problemi non solo riguardo alla sicurezza in aree densamente abitate come le nostre, ma anche alla filiera di gestione del combustibile, sia in fase di approvigionamento, che di stoccaggio e che, soprattutto, di smaltimento.
  • Perchè il nucleare non conviene economicamente: ha poco senso investire milioni di euro oggi, in un momento economicamente delicato per avere i frutti dell'investimo fra decine di anni, quando, probabilemente il nucleare sarà diventato competitivo nei confronti dei combustibili fossili, ma perderà con le fonti rinnovabili.
  • Perchè la capacità di produzione del nucleare non è poi così elevata. Per fare un esempio, spesso si sente dire che l'Italia, prima del referendum, aveva un settore del nucleare ben sviluppato. Nell'anno di massima produzione, si sono ricavati dall'atomo 8758 GWh. Per fare un confronto nel 2009 dall'idroelettrico si sono ricavati 53443 GWh ( più di 6 volte tanto) e dal solo fotovoltaico ed eolico 7219 GWh. si può quindi affermare che, con il solo fotovoltaico ed eolico, si copra oggi tutta la produzione nucleare che si vorrebbe installare: ne vale la pena?
Per questo salutiamo con gioia la nascita del comitato, e speriamo che il tema del nucleare possa finalmente essere affrontato in maniera tecnica senza interessi ed eccessi, come capitato in questi giorni difficili per il PDL mirese.

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