mercoledì 30 marzo 2011

Ban Ki-moon al prossimo direttivo di circolo PD di Dolo

Chiaramente si tratta di uno scherzo, il segretario dell'ONU non ci sarà al prossimo direttivo di circolo. E non sarà per impegni dell'ultima ora (come sostenuto dal comitato organizzatore qualche giorno prima del carnevale dopo la morte di Liz Taylor). Non ci sarà semplicemente perchè non è stato invitato, non sono stati fatti accordi con nessuno (ammesso che questo tipo di accordi siano semplici da effettuare). E non ci sarà nemmeno quel mio amico orientale, che fa il fattorino, ma che ci assomiglia un po'. Insomma, al di là del gran polverone, delle accuse che sono fatte da Doloveneto in cui il centrosinistra avrebbe rimediato dal carnevale una magra figura (sdoppiamento della personalità?), e delle legittime rimostranze legali delle associazioni di consumatori..
Il carnevale è stato un buono specchio dell'attuale gestione delle cose nel nostro territorio. Da un lato vi è stato il successo di pubblico, notevole, al di la del consueto balletto di cifre, almeno paragonabile a quello degli scorsi anni. E in questo anche la stagione e l'ora legale hanno aiutato. Dall'altro vi è stato il programma "stravolto": non più i carri e coriandoli che tanto hanno stancato gli scrittori di altri blog, ma carri, coriandoli e bugie, che evidententemente danno tanta soddisfazione ad alcuni. Non si venga a dire che era uno scherzo, io, come altri eravamo li, ed abbiamo appreso della burla solo il giorno dopo. Se un commerciante vendesse una patacca, difficlmente potrebbe dire che si tratava di uno scherzo bonario solo quando il cliente lo ha appreso da altre fonti. E poco vale che chi si è recato li lo ha fatto a titolo gratuito: anche l'espressione del voto è gratuita, ma difficilmente una amministrazione comunale può affermare che il proprio programma... era uno scherzo!
Ed, infine, se Cogno, organizzatore del Carnevale ha affermato a mezzo stampa di non aver saputo nulla dello scherzo, se non a cose fatte, chi ha organizzato se non l'amministrazione comunale, che si è resa colpevole, stando quindi alle parole di Cogno, di questo enorme raggiro?
Insomma, come sempre più spesso capita nel nostro paese, molte bugie che oscurano quei pochi fatti.
Questione di stile, e di onestà.

5 commenti:

  1. Dammi una mano … ho trovato un tizio qua che si chiama George che non mastica una parola di italiano, che sta cercando il carnevale di Venezia … gli ho detto che siamo a Dolo e lui mi ha risposto: What’s Dolo ? Allora gli ho detto di provare ad entrare nella fioreria davanti Benvenuti , che magari li avrebbe trovato qualcuno di più erudito di me, ma mi ha guardato male e mi ha detto, da quel che ho capito, che preferirebbe gli cadesse un pianoforte in … head … credo sia testa !

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  2. Un commento posto a completamento, sul Gazzettino di oggi c'è la responsabilità (finalmente) della "burla": l'assessore alle attività produttive Mario Vescovi. Che dire... Tempi rosei per l'immagine della nostra già sofferente piccola impresa!

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  3. Amministrazione di commercianti?
    Pare di sì.
    Sono abituati a vendere patacche come spesso succede alla categoria (non tutti per la verità)
    Vuol dire che hanno la stessa filosofia anche in amministraszione?
    Attenti dolesi Attenti !!!!!

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  4. Personalmente credo che un’insulsa goliardata non possa svilire una bella giornata di festa.
    Detto questo, però, non mi posso esimere dal porre alcune domande al Sindaco Maddalena Gottardo e agli organizzatori del carnevale. E sono:

    1.È mai possibile che il Sindaco, come da lei dichiarato, non conoscesse quello che il suo fido assessore alle attività produttive dell’unione dei comuni di Dolo, Fossò e Fiesso D’Artico stesse tramando?

    2.Il Sindaco non pensa che l’immagine dell’amministrazione possa essere stata lesa?

    3.George Clooney era stato informato che il suo nome sarebbe stato usato per propagandare il carnevale e che al suo posto si sarebbe usato un suo sosia? Perché mi sembra strano che una personalità del suo calibro si presti a questo giochino.

    4.I vigili e le forze dell’ordine erano state informate dello scherzo?

    5.L’assessore Vescovi come si è posto il problema della tutela della buona fede dei terzi in generale e dei consumatori soggetti a una pubblicità ingannevole?

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  5. Secondo me deve essere andata più o meno così:
    - La giunta, che ha paura della pro loco, le toglie il carnevale, per darlo ad un suo fido scudiero: Cogno;
    - Cogno si comporta bene, fino al... 17 Marzo, quando ricopre di bandiere via Cairoli;
    - La giunta, accortasi di quel "comunistone" (oddio, il tricolore!) che è Cogno decide di fargli il "pacco" di ringraziamento;
    - Oggi tutti arrabbiati, pochi hanno letto come è andata la cosa e tanti, entrando in fioreria, non compreranno nulla, non fidandosi più.
    Quindi, secondo me, se tutti hanno raccontato la verità, oltre alla truffa (scherzo) ai cittadini, c'è anche la concussione nei confronti di Cogno

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