martedì 21 dicembre 2010

Sempre più famiglie povere in Italia

I dati dell’ultimo rapporto di Bankitalia sulla ricchezza delle famiglie italiane tracciano un quadro in chiaroscuro del nostro paese. La ricchezza delle famiglie infatti è oramai circa stabile da troppo tempo, come riportato nella figura tratta dal rapporto.

E’ infatti dal 2008, l’anno dell’insediamento dell’ attuale governo Berlusconi, e un anno prima che scoppiasse la crisi, che la ricchezza delle famiglie del nostro paese non aumenta. Ma questo non è tutto. Il rapporto fa notare come la distribuzione della ricchezza sia caratterizzata da un elevato grado di  concentrazione:  la metà più povera delle famiglie italiane infatti detiene il 10 per cento della ricchezza totale, mentre il 10 per cento più ricco detiene quasi il 45 per cento della ricchezza complessiva. E, come se non bastasse il numero delle famiglie italiane che possiedono una ricchezza negativa, cioè con più debiti che averi, è in continuo aumento. Se il confronto con gli altri paesi stranieri non ci vede, come purtroppo accade in molti altri ambiti economici, in fondo alla classifica, il merito è da attribuire alla gestione oculata da parte delle famiglie italiane. Famiglie che d’altro canto, hanno sempre maggiori difficoltà nell’arrivare a fine del mese e che non vengono aiutate dalle politiche del governo. Basti pensare alle enormi difficoltà che si incontrano, ad esempio, quando si cerca una scuola a tempo pieno statale, o, ancora, all’impossibilità di costruire un nucleo famigliare con contratti a tempo determinato. Forse è giunto il momento di che il governo investa davvero nelle famiglie, senza pensare che basta impedire ad una coppia omosessuale di convivere per risolvere i mali dell’Italia, ma dando nuova dignità ad una delle più grandi risorse del nostro tessuto sociale ed economico.

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