giovedì 25 novembre 2010

Perchè gli studenti scioperano: i disastri della riforma Gelmini

Un sentito grazie a tutti gli studenti d’Italia e anche d’ Europa (vedi Londra) che stanno combattendo, in questi giorni e mesi, contro la riforma Gelmini che cerca di frantumare l’università e di annientare il mondo della ricerca.
Ecco perché gli studenti stanno protestando. Se passa la riforma Gelmini:
1.      I ricercatori avranno sei anni di tempo per riuscire a far propria l’abilitazione all’insegnamento altrimenti dovranno abbandonare l’attività accademica, e si troveranno per la strada a circa 40 anni.
I circa 20mila attuali ricercatori a tempo determinato, che hanno già un contratto sono “dimenticati” dalla legge che non prevede deroghe per loro.
Al ricercatore neoassunto si vedrà decurtata la retribuzione di quasi 1600 euro annui, i ricercatori in servizio da nove anni avranno un taglio pari a 4.745 euro annui.
Viene imposto un drastico taglio alle spese per missioni, in molti atenei le modifiche riguardano però solo la mobilità dei dottorandi, che si trovano costretti a eliminare le collaborazioni con l’estero previste nei progetti.
2.      Gli atenei vengono equiparati alle aziende: questo comporterà che l’offerta formativa e l’attività di ricerca nel nostro paese verrà fatta solo se vi è una immediata convenienza economica. Con buona pace delle ricerche di base, come gran parte di quelle mediche.
3.      Le borse di studio, necessarie per garantire il diritto costituzionale allo studio sono state più che dimezzate.
4.      I tagli al fondo di finanziamento ordinario dell’università vengono prolungati nel tempo, arrivando al 2015, prevedendo tagli per circa 860 milioni di euro.

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