domenica 26 agosto 2012

Città metropolitana, questa sconosciuta

L'estate ha portato una grande novità: le "Città Metropolitane", a lungo nei cassetti dei governi che si erano succeduti dal lontano 1990 in poi hanno fatto un grande balzo in avanti. Infatti nel 2009 il governo Berlusconi-Lega aveva introdotto, nella legge sul federalismo il limite del maggio 2012 per attuare le Città Metropolitane. Il governo Monti, senza perdere tempo, ha recepito l'indicazione ed ha introdotto le città metropolitane nella Spending Review. Ed ora, in pochi mesi, le nuove entità amministrative diventeranno reali. Ma cosa sono queste nuove entità? Le Città Metropolitane sostituiscono le provincie delle 15 aree più importanti d'italia (tra cui rientra anche Venezia) e ne prendono tutte le responsabilità aggiungendone altre piuttosto importanti tra cui spicca l'urbanistica. Ad oggi non è chiaro se per "Urbanistica" si intenda la redazione dei Pati, dei PRG o in quale altra forma possa concretizzarsi. E' però evidente che si tratti di una grande opportunità per evitare lo spreco del territorio, che vede delle improbabili pianificazioni megalomani delegate alle sole amministrazioni comunali. E non si pensi solamente al caso Veneto City, basta utilizzare google maps per accorgersi di come le zone industriali siano spesso nell'angolo del territorio comunale, piuttosto che nelle vicinanze delle infrastrutture. A governo edlle "Città Metropolitane" vi sarà un consiglio apposito, momentaneamente presieduto dal sindaco edlla città capoluogo, e formato da 12 consiglieri, il consiglio provinciale andrà a casa, senza essere sostituito, mentre i dipendenti provinciali saranno assorbiti dal nuovo organismo.
Il sindaco di Dolo ha esternato, soprattutto in un primo tempo, notevoli perplessità per questo nuovo strumento, che ha comunque il merito di avergli fatto ricordare lo strumento del referendum, che solo pochi mesi fa, nella bagarre di Veneto City, sembrava dimenticato. Non è però chiaro a cosa possa servire un referendum in merito: non solo l'unica alternativa concessa dalla legge sarebbe quella di emigrare verso la provincia di Padova, ma non vi sono i tempi materiali per fare il referendum prima della scadenza per la risposta. E la scelta di rinunciare al Leone di San Marco in favore dello Scudo Crociato di Padova spetterà solo al consiglio comunale.
Tra poche settimane sapremo di più, nel frattempo può essere interessante creare una piccola discussione tra i lettori: meglio nella città metropolitana di Venezia o nella provincia di Padova?

2 commenti:

  1. Una prima piccola correzione: le città metropolitane sostitutive delle omonime province sono 10: Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria. Interessanti anche dimensioni terrioriale e popolazione residente:
    - BARI Kmq. 3825 pop. res. 2001 - 1.258.706
    - BOLOGNA Kmq. 3702 pop. res. 2001 - 991.924
    - FIRENZE Kmq. 3514 pop. res. 2001 - 998.098
    - GENOVA Kmq. 1839 pop. res. 2001 - 882.718
    - MILANO Kmq. 1578 pop. res. 2001 - 3.156.694
    - NAPOLI Kmq. 1170 pop. res. 2001 - 3.080.973
    - REGGIO C. Kmq.3183 pop.res. 2001 - 566.977
    - TORINO Kmq. 6830 pop. res. 2001 - 2.302.353
    - VENEZIA Kmq. 2461 pop. res. 2001 - 863.133
    - ROMA Kmq. 5351 pop. res. 2001 - 4.194.068
    Grazie dell'ospitalità

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    1. Se non andiamo errati dovrebbero essercene delle ulteriori (5, per l'appunto) che dovrebbero essere istituite a breve nelle regioni a statuto speciale: Cagliari, Catania, Messina, Palermo e Trieste.
      Grazie in ogni caso per il contributo: interessanti le aree e popolazioni!

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