giovedì 24 maggio 2012

Abbiamo vinto senza se e senza ma. Ma...

Questo intervento non vuole sconfessare le parole del segretario nazionale Bersani: il PD esce vincitore dall'ultima tornata elettorale. Nei 26 comuni capoluogo al voto il centrosinistra si aggiudica 18 amministrazioni e si registrano in alcuni casi delle vittorie storiche come a Monza, Como, Alessandria, Asti, Lucca,  Rieti, Garbagnate, a Legnano. La Lega perde 7 ballottaggi su 7. In numeri sono chiari e testimonianiano come il PD sia rimasto l'unico partito credibile nel panorama nazionale.
L'unico partito remasto solido nel terremoto che sta scuotendo la politica italiana. Ma ila notizia di cui maggiormente si discute è una altra. Il fenomeno del Movimento 5 Stelle, vittorioso anche a Mira, sembra essere solamente la punta di un iceberg fatto di disillusione e scarsa fiducia. Inutile perdere tempo nel cercare le colpe nella politica, ed in particolare di quella politica fatta di soli slogan del centrodestra, di una situazione di questo tipo. Ma il fenomeno, a nostro avviso, va considerato nel suo complesso. E' infatti innegabile che una grande parte della forza del Movimento 5 Stelle stia, prima ancora che nei contenuti, nella modalità di comunicazione. Infatti il Movimento 5 Stelle è stato il primo, e per ora l'unico partito nazionale
(chiamiamolo col suo vero nome) ad avere la partecipazione attiva della base sul web. Per la prima volta un partito ha scelto la rete per la comunicazione delle proprie idee. Uno strumento che permette l'interattività. Uno strumento ditsantissimo da quello che aveva fatto la fortuna di Berlusconi solo pochi mesi or sono: la verticistica televisione.
Uno strumento potentissimo, come del resto dimostrano anche le piccolissime esperienze dolesi. Uno strumento che potrà garantire una informazione di gran lunga più ampia rispetto a quelli tradizionali. Ma uno strumento che, al tempo stesso, può veicolare una enormità di inesattezze, quando non veri e propri falsi allarmi o paure. Un esempio? Si provi a cercare "fine del mondo" su google. Per questo internet si sta dimostrando sempre più uno strumento potentissimo, in grado di garantire la libertà alle nazioni, ma al tempo stesso potenzialmente in grado di affossare ogni legame con la realtà. Grillo, con il suo blog, ha lanciato la sfida. Ora tocca a noi, dovremo utilizzare internet in maniera responsabile, ma sfruttandone appieno le possibilità.

5 commenti:

  1. Fracasso FJ Giovannigiovedì, 24 maggio, 2012

    "Internet: uno strumento che, al tempo stesso, può veicolare una enormità di inesattezze, quando non veri e propri falsi allarmi o paure". Nè più nè meno dei tutti gli altri mezzi di comunicazione (tv, stampa, radio), con l'unica differenza che nel web puoi replicare o confutare le teorie di chiunque. Mentre è dura, per il cittadino qualunque, replicare ai servizi di minzolini o avere la stessa diffusione delle cazzate di Libero.
    Il web è la vera democrazia, non priva di controindicazioni.

    Circa il PD, è vero, di sicuro il PD, o il centrosinistra in generale, è l'unico a sopravvivere e a riempire il vuoto lasciato da una buona parte della classe politica della seconda repubblica, ormai estinta.
    Diciamo che il PD è il più credibile dei meno credibili, è l'ultimo dei moicani.
    Spero che i grillini siano uno stimolo anche per il PD, per non accettare più certi compromessi che si giustificano con la parola "politica".

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  2. Mi voria anca commentare ma co sto delirio de onipotensa che leso quà ma veramente ze un bordeo mostrando che tali zeri tali si restai. Coki sveja, ga votà el 50 %, significa che a botta de staltro 50% a gà ciapà tutta a politica. Anca se gavì portà casa sti comuni e se a lega ga perso ze perchè ghe zera a question de bossi altro che a vostra credibiità, ma ae prossime che no ghe sarà più sta question come a metaremo? Intanto in riviera del brenta gavì perso naltro comune importantissimo del PD ansi co 60 anni de sinistra e deso ve resta camponogara e campolongo. Saria questa a vittoria so na riviera che fin qualche anno fà zera fatta de tutta sinistra? Go sentio i vostri compagni de mira ma a no se miga che i sia proprio del vostro parere cari mii Tenti a no voeare masa alto co i vostri sogni che dopo svejandose se resta mae

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    1. KAMIKAZE:
      Le motivazioni nell'offrirsi volontario andavano dal patriottismo, al desiderio di portare onore alle proprie famiglie, al mettersi alla prova — in maniera estrema.

      Venivano spesso tenute cerimonie speciali, immediatamente prima della partenza delle missioni kamikaze.(pranzo di Bossi a Mira)

      I kamikaze giapponesi inoltre indossavano la nota bandana bianca con dei motivi patriottici disegnati, chiamata hachimaki. (abbigliamento tipico leghista)

      I giovani piloti delle missioni kamikaze spesso volano sopra il monte Kaimon, dicendo addio al proprio paese e salutavano la montagna. (il fiume Po per la lega)

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  3. Kamicase filosofo dea destra, l'uso dee droghe no ze consentio daea legge e par de pì poe poratate anca seri danni aea testa ...ma a ocio so rivà a dirteo massa tardi.

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  4. Il Giappone ha perso la guerra, questa è storia non filosofia!

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