domenica 8 gennaio 2012

Chi conta non sa contare

Ormai da qualche mese è in atto una campagna mediatica fatta dal Comune di Dolo, volta a descrivere gli scettici al progetto Veneto City come un gruppetto di fanatici, mossi per lo più da chissà quale ideale. I fatti, comunque, sembrano smentire quasi con quotidiana pervicacia, i conteggi e le stime di coloro che hanno approvato il megaprogetto. Certo, nelle proteste vi sono sia coloro che sono contrari in toto al progetto che coloro che sono scettici su questo progetto ed sul suo fumosissimo iter.
Ma ci sono migliaia di firme, più del 20% della cittadinanza dolese ha firmato esprimendo perplessità, quando non una secca contrarietà. E questo considerando anche le stime più basse: le 3.000 firme di dolesi contate dal Sindaco.
Un anonimo, probabilmente fuorviato da questa campagna ci ha domandato, questa notte: "DoloDemocratica perchè non parlate della fiaccolata alla quale avete partecipato? Forse vi vergognate della poca partecipazione e della figura che avete fatto?"
Rispondiamo quindi a lui, e agli altri che potrebbero avere gli stessi dubbi, con le frasi tratta dal "Gazzettino", giornale non certo famoso per posizioni estremistiche:
"Tutti in corteo contro Veneto City - In centinaia ieri sera a Dolo e Mira alla manifestazione di protesta organizzata dall’Idv"
"Con lo slogan «Noi l'olio di ricino lo beviamo come la birra in ghiaccio» (detto popolare degli Anni Trenta) si è aperto il corteo dolese contro Veneto City. [...] ha visto la partecipazione, soltanto a Dolo, di circa duecento persone. Un risultato importante, che ha pienamente soddisfatto gli organizzatori. [...] L'ex sindaco di Dolo, Claudio Bertolin, anche lui presente nel corteo ha sottolineato l'importanza che i dolesi si riapproprino della democrazia: «Di fronte alle scelte sbagliate di questa amministrazione»."
Certo, 200 persone non sono i milioni di persone delle piazze Arabe, ma sono, fatte le debite proporzioni, simili al milione di persone che scendono nelle piazze Romane per le questioni più importanti. E questo tenendo conto che questa manifestazione non era appoggiata dal principale movimento antagonista al progetto, i CAT, dichiaratisi maggiormente propensi ad una forma di protesta scevra da qualsiasi logica politica.
Il fenomeno di preoccupazione e di protesta contro questo megaprogetto deciso in quello che sembrava più un congresso di partito che un consiglio appare quindi evidente, e le fiaccolate di Dolo, Mira e Mirano di ieri testimoniano come le dimensioni del problema vadano oltre i confini comunali.
Certo, la risposta definitiva ci sarebbe solo con un referendum, ma magari è meglio che in quel caso lo spoglio delle schede non lo faccia chi è stato impegnato in questi giorni nel contare gli scettici...

2 commenti:

  1. E' ormai risaputo, questi sanno fare i conti solo in tasca loro. E, dato che VC non conviente a loro in maniera diretta (non penso che guadagnino un solo voto): perchè caspita l'hanno fatto?

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  2. Mi scusi, leggo solo ora quanto da lei scritto ( forse anzi ho di meglio da leggere) e poiche' mi trovavo in centro a Dolo per shopping ho visto quante erano le persone che partecipavano a questa grande marcia . Ahahahah poco piu' di cento..... Caro DoloDemocratica i giornali locali sono della vs parte politica quindi .... Ha capito?Certo ! Caspita non avete fatto nulla in 32 anni che avete governato a Dolo ed ora che finalmente si sta facendo qualcosa di positivo rompete ? Vergognatevi!,,,

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