domenica 13 novembre 2011

Berlusconi addio, ma cosa cambia per noi Dolesi?

Ieri sera il presidente del consiglio più longevo degli ultimi anni ha rassegnato le dimissioni. Dimissioni che erano nell'aria da tempo, almeno da 11 mesi, quando cioè, una parte importante del PDL, quella che in grandissima parte si riconosceva nell'ex AN, se ne era andata. Da quel 14 dicembre è iniziata una lunga fase agonizzante del governo, sempre più indebolito nelle politiche economiche. Ed ecco che, nella tarda primavera, una doppia tornata elettorale (che, a proposito, è costata doppiamente alle nostre tasche) ha definitivamente affossato l'azione economica del governo. Da allora è stato solo un gioco al massacro, dove l'unica persona che poteva vincere era proprio Berlusconi, che succhiando gli ultimi euro dalle tasche dei suoi cittadini più poveri, si garantiva qualche mese in più di governo, e quindi di vantaggi personali (il legittimo impedimento, tanto per dirne uno).Certo, la crisi mondiale non è stata causata da Berlusconi, questo è fuor di dubbio. Ma, come capita quando piove, se dopo tre anni non si è ancora aperto l'ombrello e si continua a farneticare davanti ad un sole che non c'è, si è per lo meno stolti. E se si prende un malanno, a furia di cercare l'abbronzatura sotto la pioggia, sarebbe criminale, e non più solo stolto, che colui andasse in giro contagiando gli altri suoi colleghi di stanza, nell' Unione Europea. Questo è quello che è capitato, e le cui conseguenze sembrano essere state sventate solo nelle ultime ore.
E adesso si guarda avanti, al governo Monti. Un governo squisatamente tecnico, come è giusto che sia: il nostro paese è malato, e per curarlo servono dei medici e non degli imbonitori. Il PD e il terzo Polo, consci della criticità del momento, sono stati favorevoli fin da subito ad una transizione guidata, la Lega ha deciso di passare all'opposizione e il PDL, lacerato da tutte quelle correnti che la dissoluzione del capo bastone ha creato, sembra convergere a malincuore nel nuovo esecutivo.
E qui a Dolo, cosa cambia? Per primo un dato politico, il partito di maggioranza nelle scorse amministrative, la Lega, si troverà nella scomoda situazione di essere all'opposizione, contro il PDL, a Roma. E non si tratta di alleanze come quelle tra PD ed UDC, che vedono comunque un gioco delle parti ben delineato nei rapporti di forza, ma di un potenziale scontro tra due partiti a vocazione (almeno locale) maggioritaria. Poi, per noi Dolesi, cambierà il rapporto con i nostri "superiori": si verrà a sciogliere quello strano asse (che non aveva mai portato nulla di buono) tra comune, provincia, regione e Roma. Altre differenze riguarderanno poi la gestione economica dei comuni. Se, come crediamo, Monti si avvedrà di quello che è stato finora un gioco al ribasso che ha portato i comuni a bloccare i pagamenti in molti settori, vi saranno nuove possibilità, sempre che i conti lasciati da 3 anni di Berlusconi tornino.
Sicuramente ieri si è chiusa un'era, e non è escluso che si inizi a parlare di una "terza repubblica". Le sfide sono terribili, ma ora possiamo tornare a guardare avanti, con un timido ottimismo, che ormai mancava da troppo tempo.

10 commenti:

  1. Prendendo spunto dei post ironici di doloveneto …

    Dal sito dedicato a Gigi Riva:

    Gigi Riva, deve sicuramente molto della sua fama all’appellativo Rombo di Tuono coniato per lui da Gianni Brera, la prima fra le prime firme del giornalismo sportivo di sempre. Per gentile concessione dell’attuale direttore del Guerin Sportivo, Ivan Zazzaroni, potete leggere l’articolo con il quale Brera, allora direttore del settimanale sportivo, battezzò il bomber. E’ datato 19 ottobre 1970, il Cagliari aveva già lo scudetto cucito sulle maglie ed era reduce dal sontuoso 3-1 con il quale annichili l’Inter a San Siro in quella che è considerata dallo stesso Riva la miglior partita mai giocata da lui e dalla squadra rossoblù.
    GIANNI BRERA: “Il mio Gigi Riva Rombo di Tuono ha distrutto l’Inter-Codogno”
    “ …. Il Milan ha giocato all’italiana e ha espugnato il campo della Juventus senza umiliarla. Il Cagliari ha subito infilato e umiliato l’Inter a San Siro. Oltre 70.000 spettatori: se li è meritati Riva, che qui sopranomino Rombo di Tuono. “

    Dopo l’acuto del 12 novembre con il post su Berlusconi intitolato “A Letter” http://politicadolese.blogspot.com/2011/11/letter.html, Dolo deve dare il giusto tributo a politicadolese. Che sopranome suggerite?
    Intanto vi proponiamo questi:

    1) propagandadolese
    2) minzolinidolese
    3) pier ivan
    4) sapientino (sopranome di doloveneto http://doloveneto.blogspot.com/2011/09/un-bel-tacer-mai-scritto-fu.html)

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  2. Voto per l'1.

    E' più bello e originale del tuo!

    Invece di venire qui a lanciare queste proposte ridicole per ottenere l'approvazione da parte dei lettori di DoloDemocratica, perché non vieni in Poldol e partecipi anche tu ai dibattiti che sono stati avviati in questi giorni e a cui Paolo DG e altri sono civilmente intervenuti, dando il loro interessante e illuminato contributo?

    Vediamo se lo farai...
    Cordiali saluti!

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  3. Accontentato. Ok per propagandadolese.
    Leggo il tuo blog: i contributi non li ascolti.

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  4. 1. E quando mai saresti intervenuto?
    2. Nella casella spam non c'è nessun intervento appartenente a te;
    3. Se non sono d'accordo con quanto scritto dall'interlocutore devi fartene una ragione: non sei il possessore della Verità Assoluta. Tra Poldol e gli altri appartenenti al Pd e al mondo della sinistra c'è dialogo e non facciamo muro. E, se non ci troviamo d'accordo su un punto, gli interlocutori non vanno a piangere dagli altri perché non vengono ascoltati o a fare sondaggi inutili.
    4. Nonostante tutto, sei sempre il benvenuto, come gli altri che intervengono.
    5. Concludo:
    DoloDem risponde al Pd dolese
    DoloVeneto risponde alla Lega dolese
    Poldol risponde solo a Poldol.

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  5. Calma e gesso.
    1+2. Non sono mai intervenuto nel tuo blog

    3. Ai contributi di chi ti propone una visione diversa dalla tua, anche se suffragate da fatti, controbatti sempre fino allo sfinimento. Se fosse vero che non fai muro, faresti come DoloDemocratica che su ogni post lascia che ognuno scriva la propria opinione senza per forza di cose andare sempre a replicare, punto su punto, le proprie convinzioni politiche. Comportandoti così, sei tu che dai l’impressione di avere la Verità assoluta. E il fatto che ho scritto su DoloDemocratica è esclusivamente per questo motivo perché tra i tre blog di Dolo (aperti ai commenti) è quello più democratico. Non ho scritto qui perché sono del PD, ma do atto (quindi riconosco un dato di fatto) che lascia spazio a tutti. Quindi stai tranquillo che non vado a piangere dagli altri. Prendendo atto della tua difesa ad oltranza su Berlusconi, ho pensato che l’unica cosa sensata per smuovere gli animi per cercare di parlare finalmente dei problemi degli italiani e non più di Silvio buono, Silvio cattivo (ma a quanto pare non sarà così perché si sta già preparando per la prossima campagna elettorale) fosse quella di fare l’intervento satirico che ho scritto e che ai miei amici è apparso molto divertente. Mi sembra di aver colto nel segno. Purtroppo la colpa di questa situazione paralizzata su Berlusconi è colpa anche delle leggi sul conflitto d’interessi che il centro-sinistra non ha fatto dopo la vittoria del 1996. Ma forse Silvio al governo fa comodo a tutti, anche all’opposizione. Lo danno per morto, ma non è così. La maggioranza degli Italiani non lo vuole più, ma dovranno ancora sopportarlo perché i suoi avversari sono disuniti.

    4. Penso di averti risposto nel punto 3.

    5. Ti dico sinceramente che mi dà parecchio fastidio chi utilizza nomi di “proprietà” di tutti per farne un utilizzo di parte. La nascita di “Forza Italia” ha privato noi italiani nel mondiale del 1994 (e a seguire tutti gli altri) di esultare ai fantastici gol di Roberto Baggio gridando “Forza Italia”. Quando è nato il PdL, c’era di positivo che gli italiani potevano ritornare in possesso di queste due parole, ma qui a Dolo si sono seguiti i modi di agire di Silvio occupando il dominio elezionidolo.it. Come blog avete usato politicadolese e doloveneto anziché, ad esempio, utilizzare centrodestradolese o legadolo. Per questo dico che BerIusconi non è finito, o almeno vivrà in questi comportamenti che prima del suo avvento nessuno si sarebbe permesso di fare.

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  6. Non per criticare, solo per portare chiarezza vorrei dire che politicadolese non risponderà ad un partito ma non so se abbia una tessera in tasca, in ogni caso risponde all'ambiente che frequenta e che ha sostenuto con impegno attivo in campagna elettorale, che è quello pdl-leghista dolese. Quindi mi viene un po' da ridere leggendo che "politicadolese risponde solo a politicadolese".
    Anche perchè se non fosse così, non vedo come potrebbe essere che il rapporto tifo/critica sta 10:1. Di fronte all'oggettività di certi fallimenti, non si spiegherebbe la continua positività. Quando le notti bianche possono addombrare il fallimento di un piano opere inesistente, quando basta una mostretta per poter dire "ecco, grande rinascita della cultura dolese"...
    In ogni caso il suo pensiero resta legittimo, ognuno è libero e sai mai che siamo noi i cretini invece.

    Però effettivamente lascia un po' basiti è quanto possa rimanere radicato in qualcuno un senso positivo di Berlusconi, a QUESTO punto e nonostante TUTTO.
    Onestamente per me, denuncia un certo limite nell'osservare le cose, forse dettato dalla paura dell'alternativa ma questo non giustifica.
    Vorrei entrare nella testa di uno che, nonostante tutto, voterebbe ancora berlusconi per capire quali possono essere valide motivazioni, tanto più in un under35.

    Scusate se mi sono dilungato, in breve Politicadolese è un tifoso sfegatato e poco oggettivo. Basta saperlo e lo si legge meglio.

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  7. 1. ognuno organizza i blog come gli pare e piace.
    2. DoloDem non è il più democratico, ma è uguale a tutti gli altri.
    3. Non si presuppone di avere la verità assoluta; piuttosto, ritengo sia cortesia rispondere ad un lettore/commentatore e non lasciarlo senza risposta. Per me non è vero che un blog che lascia scrivere senza dare risposta è segno di maggiore democrazia; il mio blog non è "Lo sfogatoio" di Radio Piterpan.
    4. Vedi punto 1.
    5. Anonimo: Bla bla bla bla bla bla.

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  8. Rrrrrombo di tuono da cui capisco anche la provenienza del rombo e del tuono, ti faccio notare che il TUO blog tanto democratico, sino ad una decina di mesi fa aveva un filtro sui commenti che gli permetteva di pubblicarli solo dopo attento esame del bloger. Dolosvegliati altro blog di chiara marcatura di sinistra addirittura non pubblica nessun commento alla facca della democrazia. Contrariamente DoloVeneto ha sempre pubblicato tutto lasciando massima libertà di commenti vista anche la chiara presenza di offese personali al bloger, una presenza di commenti ai quali compatibilmente con la disponibilità di tempo è avvenuta anche la relativa risposta per cui.... non dire rombate di c....o sulla questione del democratico.

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  9. Risposta a DoloVeneto.

    Innanzitutto offendendo il nome Rombo di Tuono, non porti rispetto a Gianni Brera (che se non lo sapessi è morto nel 1992) e a Gigi Riva (orgoglioso di questo nome).

    Tu non sei il vero dolo veneto e lo si capisce da tre cose: non c’è la B di blogger; il vero dolo veneto ha 46-47 anni e tu come scrivi ne dimostri 20-30; il vero dolo veneto non offende ed è non è volgare (rombate di c….o). Quindi visto che non hai la fantasia di metterti un nome ti facciamo un omaggio cinematografico: ti chiameremo “uccello scalciante”.

    Non sono del PD quindi non attribuirmi parentela con dolo democratica scrivendo “TUO blog”.

    Ho scritto: “dolo democratica tra i tre blog di Dolo (aperti ai commenti) è quello più democratico”. Quindi ho già scritto io che Dolo svegliati non è aperto ai commenti anonimi. E il fatto che non lo sia non vuol dire che non sia democratico. Probabilmente non ha voglia o tempo di stare dietro ai commenti di chi scrive. Prova ad aprire un blog e poi vediamo.

    Sinceramente non m’interessa se prima dolo democratica aveva un filtro ai commenti. A me è sufficiente che li pubblichi. Ricordo però che lasciando il filtro aperto e pubblicando tutti i commenti, il blogger rischia di beccarsi una denuncia se uno offende o calunnia delle persone, perché la responsabilità è comunque di che gestisce il blog soprattutto se riprovano a fare leggi che paragonano un blog ad una testata giornalistica. Inoltre ti informo che sui commenti ci sono offese personali di alcuni visitatori ad altri visitatori. Chi gestisce i blog dovrebbe cancellarli e non lasciare che i visitatori debbano difendersi da soli. Almeno dolo veneto (sarebbe meglio non pubblicarli) ogni tanto ricorda di moderare il linguaggio.

    Comunque grazie dell’intervento perché hai dato conferma che Berlusconi non è finito perché comunque vive in questo modo di esprimersi. SVEGLIA PD!!

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  10. Ragazzi, ma se misurassimo la democrazia in base ai commenti, potrei convertirmi al nazifascismo, considerando il tenore di più della metà dei commenti.
    Non diciamo cazzate tanto per politicare... anche perchè con quelle cazzate definite voi stessi dei bambocci.

    ps: ci sono dei blog importantissimi che hanno i commenti bloccati: non è antidemocratico, è questione logistica e di legalità, visto che l'autore del blog è responsabile anche dei commenti. Non solo, mi risulta che nessuno si sia lamentato di censura ai post di Dolo Democratica, anche quando c'era il filtro.
    Terzo, se uno vuole rispondere, può sempre aprirsi un blog e linkare il post a cui vuole rispondere.
    DoloVeneto livello zero.

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