giovedì 8 settembre 2011

Le vane speranze della provincia Verde

Mentre la finanziaria sembra essere arrivata finalmente in dirittura di arrivo (a proposito, aggiungendo qualche altro centinaio di € di spese alle nostre famiglie, e senza risolvere i problemi dello stato) cerchiamo di concentrarci sulla nostra provincia. Come tutti sappiamo, la provincia di Venezia, è stata governata negli ultimi 2 anni dalla Lega Nord, in coalizione con il centro destra. Un primo giudizio sulla serietà di queste persone può essere dedotto dalla foto in calce allo scorso post, dove si nota a caratteri cubitali "NO VENETO CITY" la cui visibilità è pari alla grandezza della menzogna. Ma come si è comportata la giunta negli altri aspetti in questi 2 anni? Male, talto che il PD provinciale è stato in grado di trovare almeno 10 punti fallimentari. E di dare un proprio contributo per un cambiamento. Qui di seguito quindi i 10 punti del fallimento della giunta Zaccariotto seguito dalle proposte del PD.
IL FALLIMENTO DELLA LEGA:
1. NESSUNA RIDUZIONE DEI COSTI DELLA POLITICA
Aumenti delle imposte per i cittadini: RC Auto e prossimamente anche
IPT (Imposta di trascrizione delle automobili). Sono i frutti avvelenati di
questo Federalismo fiscale.
2. ASSENZA DI PIANIFICAZIONE PER IL TURISMO
Progetti scritti sulla carta, ma nessuna azione concreta di sviluppo.
Vengono chiusi gli uffici IAT di accoglienza, licenziati i lavoratori stagionali.
Il personale è soggetto a turni insostenibili.
3. FALLIMENTARE POLITICA DELLA PESCA
Incertezza sulla programmazione e sulla gestione: il Gral è lento nel
mettere “in acqua” azioni e intanto in laguna l'abusivismo dilaga.
4. INERZIA SULLE GRANDI OPERE INFRASTRUTTURALI
E BLOCCO DELLE OPERE PUBBLICHE
Scarso coordinamento fra i soggetti proponenti e i territori su Idrovia
VE-PD, Romea Commerciale, TV-mare, GRAP. Del tutto insufficiente il
coinvolgimento dei Comuni nella definizione del tracciato TAV. Pochi gli
interventi, solo quelli già definiti dalle precedenti amministrazioni.
Manutenzioni ordinarie e straordinarie su viabilità e patrimonio scolastico
ridotte al minimo indispensabile.
5. SICUREZZA IGNORATA
Assenza nell’azione di supporto organizzativo - prevista dal “Patto
sulla Sicurezza”- e di Piani di coordinamento e sostegno alle forze dell’ordine
per il contrasto alla criminalità.
6. POCA ATTENZIONE ALLA DIFESA DEL SUOLO
E AL RISCHIO IDRAULICO
Modeste risorse finanziarie a bilancio e struttura amministrativa
debole. Polizia provinciale scarsamente utilizzata per il controllo
ambientale (solo il 12%): si privilegiano altri servizi meno importanti.
7. DEBOLI POLITICHE DEL LAVORO
La critica situazione di Porto Marghera, di Murano, di tante aziende del
Veneto Orientale e del territorio provinciale continua a rimanere grave.
Rimane pressocché assente una strategia di sviluppo economico e
sociale del territorio.
8. CONFUSO E DEBOLE INTERVENTO SUI TRASPORTI
Forti disagi per i tagli della Regione al trasporto pubblico locale. Non
trovano adeguata compensazione con la programmazione provinciale.
Nessun impegno per il completamento della SFMR. Ancora nulla di
fatto per la messa in sicurezza delle fermate autobus.
9. DEBOLEZZA E INCERTEZZA AMMINISTRATIVA
NELLE SOCIETA’ PARTECIPATE
Un anno da dimenticare per il silenzio della politica: la Provincia esce
dal COSES e il destino del personale rimane incerto; l'attività della
Fondazione IRSESC è bloccata; la San Servolo Servizi dopo un anno
non ha ancora predisposto un vero piano industriale.
10. CARENTI LE POLITICHE SOCIALI
Resistono solo quelle con finanziamento regionale vincolato. Le
Consulte per l'Immigrazione e il Volontariato sono scatole vuote
senza risorse e prospettive. Le Pari Opportunità faticano a sopravvivere
in una amministrazione che non dà adeguata rappresentanza
alle donne.
LE PROPOSTE DEL PD:
1. RIDUZIONE DEI COSTI DELLA POLITICA
Riorganizzazione della macchina provinciale, riduzione del numero
degli assessorati e del personale delle segreterie politiche. Riduzione
dei rimborsi chilometrici degli amministratori, taglio degli sprechi.
2. PIANIFICAZIONE TURISTICA
Integrazione dei tagli Regionali con i fondi provinciali. Riconsiderazione
dell'APT come strumento di coordinamento territoriale. Forte sinergia
coi Comuni. Ruolo più incisivo nella definizione della nuova legge
regionale sul turismo.
3. EFFICACE POLITICA DELLA PESCA
Attuazione dell'accordo di programma con le marinerie.Valorizzazione
della capacità produttiva della laguna. Autorizzazione di adeguati strumenti
operativi. Lotta all'abusivismo.
4. GRANDI OPERE INFRASTRUTTURALI
E OPERE PUBBLICHE
Maggior dialogo con le amministrazioni comunali e i territori.
Considerazione di tracciati alternativi (vedi nostra proposta sulla TAV).
Più coerenza politica e azione più incisiva per realizzare il piano alienazioni.
5. MAGGIORE SICUREZZA
Avvio dei collegamenti telematici per connettere i sistemi di videosorveglianza
del territorio. Coordinamento della Polizia Provinciale con le
Forze di Polizia. Privilegiare l'utilizzo della Polizia Provinciale nelle sue
specifiche competenze.
6. PIU’ ATTENZIONE ALLA DIFESA DEL SUOLO
E AL RISCHIO IDRAULICO
Incentivi per la stesura dei Piani delle Acque comunali, più risorse per
la prevenzione del rischio idraulico,maggior supporto alle amministrazioni
per gli interventi di bonifica di discariche e cave, potenziamento
delle politiche ambientali.
7. POLITICHE DEL LAVORO PIU’ INCISIVE
Presenza più incisiva della Provincia per scongiurare ulteriori crisi delle
aziende e salvaguardare i posti di lavoro. Attivare interventi industriali
ed economici su Porto Marghera. Produrre un piano di indirizzo dell'economia
del territorio.
8. PIU’ EFFICACE INTERVENTO SUI TRASPORTI
Aprire un tavolo con Regione e Comuni per gestire la ricaduta dei tagli
sulla rete di trasporto pubblico locale. Intervenire in Regione per accelerare
la realizzazione della SFMR. Sollecitare le Aziende a ridurre i
costi funzionali. Definire un piano coordinato per il trasporto acqueo
lagunare.
9. INDIRIZZI CHIARI NELLA GESTIONE
DELLE SOCIETA’ PARTECIPATE
Tutelare il lavoro e le professionalità del personale coinvolto dalle trasformazioni.
Recuperare l'attività scientifica della Fondazione IRSESC.
Maggior controllo dell'azione imprenditoriale delle società pubbliche.
10. POTENZIAMENTO DELLE POLITICHE SOCIALI
Restituire operatività agli organismi provinciali rappresentativi, dotandoli
di strumenti e risorse adeguate.

1 commento:

  1. A me fa paura soprattutto lo scarsissimo interesse per tutto quello che è pubblico:
    le code all'ACTV per gli abbonamenti, i licei (se non sbaglio sono della provincia) che crollano e non fanno vittime solo per caso, di nuovo confusione sul piano idraulico, grandi opereche fanno ridere i polli (le fermate della TAV...) e piangere chi tiene al nostro territorio.
    E il tutto tenendo il fondoschiena comodamente appoggiato in due poltrone, sia mai che una sia scomoda..

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