martedì 9 agosto 2011

Osservazioni a Veneto City: parte prima, l'ambiente

Iniziamo quindi a pubblicare, come promesso, quali siano le osservazioni portate dalla lista del Cuore all'accordo su Veneto City.
Prima, però, riteniamo doveroso chiarire qualche aspetto: la lista ha avanzato un totale di 17 osservazioni, che sono state firmate da tutti i consiglieri della stessa, oltre che da esponenti dei partiti di riferimento. Nessuna firma di vecchiette, così come nessuna domanda ripetuta variando pochi caratteri con il solo fine di fare ostruzione. Anche perchè, come si potrà notare, la gravità degli argomenti e la superficialità con cui sono stati trattati dall'amministrazione, rendono superflua ogni ulteriore ripetizione.
Ecco quindi i quesiti inerenti alle tematiche ambientali, che sono stati raggruppati in una unica osservazione, giocoforza più estesa rispetto alle altre. In rosso sono riportati i commenti e le spiegazioni date dal blog.


"Premesso che, la Regione Veneto – con provvedimento regionale n. 28 del 06/06/11 – ha determinato la non assoggettabilità alla VAS ti tale progetto (cosa che ci vede, come noto, fortemente contrari); rilevato che, il Rapporto Ambientale Preliminare (di seguito R.A.P.)  predisposto per “Veneto City” assume un’importanza strategica in quanto, sulla base delle risultanze di tale R.A.P., il progetto di “Veneto City” non viene assoggettato alla V.A.S.; si ritiene che, di tale R.A.P., risulti necessario considerare le criticità sia in termini di metodo che di merito.

 (il RAP è un documento fatto dal proponente, un po' come chiedere all'oste se il vino è buono...)


Sul metodo:


Il metodo utilizzato appare per molti versi discutibile; vengono, infatti, effettuate valutazioni con scenari non del tutto comparabili tra loro:


A. lo scenario definito “innovativo” prefigura tutti gli eventuali miglioramenti ambientali derivanti dalle iniziative programmate;


B. lo scenario definito “tendenziale”, ovviamente per il proponente, viene rappresentato in termini di impatti ambientali negativi.



Si evidenzia come non sia scritto da nessuna parte che lo scenario “tendenziale” debba restare tale e non possa essere soggetto a diversa pianificazione e comunque anche a fronte di una destinazione finale a capannoni o similari, perché ciò dovrebbe svilupparsi in assenza di regolamentazione e di programmi di miglioramento ambientale?


Il proponente, facendo una comparazione di questo tipo, riesce a far emergere una negatività di 8 alla situazione tendenziale ed una positività di 50 alla situazione innovativa.



Nella “scheda di assoggettabilità alla VAS” (in allegato al R.A.P.) agli aspetti ambientali presi in esame non viene attribuito un “peso”; tutti gli aspetti ambientali pesano “1”, come a dire che in un progetto del genere l’aspetto “mobilità e traffico” pesa tanto quanto la “stabilità geologica” e tutti sappiamo che così non è.



Con la stessa logica si dovrebbe dedurre che in un petrolchimico l’aspetto ambientale “emissioni in atmosfera” pesa tanto quanto “il riciclo della carta da fotocopiatrice” che, seppur pratica lodevole, non può assolutamente essere equiparata all’importanza delle emissioni dalle ciminiere.





L’aspetto “Ambiente atmosferico” non è stato assolutamente valutato.

Per ambiente atmosferico si intende, in ogni parte del mondo, l’analisi delle “emissioni all’atmosfera” e non “clima acustico” come è stato rappresentato dai proponenti di “Veneto City”.

Il clima acustico ricade sotto l’aspetto ambientale chiamato “Rumore”.
(errori sconcertanti per dei tecnici...)

Nel R.A.P. non si analizzano per niente le emissioni all’atmosfera derivanti l’incremento del flusso automobilistico e di conseguenza quanto CO2 in più, oltre agli altri inquinanti residui della combustione saranno immessi nell’aria. Ed ancora, se l’area di Veneto City sarà interessata dal transito di migliaia di autovetture bisogna pensare che, essendo l’area un luogo di arrivo, ci saranno migliaia e migliaia di frenate e partenze di autovetture, le attività che maggiormente sollecitano freni e pneumatici.

Le polveri dei pneumatici e dei freni sono notoriamente la causa principale della produzione di PM10 derivante dal traffico veicolare. Di conseguenza la domanda a cui manca una risposta è di quanto si incrementerà il valore di PM10 di Dolo, Arino e zone limitrofe, già così fortemente penalizzate dal PM10 prodotto dal traffico autostradale?


A tal proposito il valore limite PM. 10 di 24 ore è 50 μg/m3 (D.Lgs. 155/10) da non superare più di 35 volte per anno civile, inteso come la media massima giornaliera, mentre il valore limite annuale è 40 μg/m3 (D.Lgs. 155/10), inteso come la media su anno civile.

E nel Comune a Dolo, che si è dotato di una propria centralina di rilevazione, questi valori da qualche anno vengono sistematicamente superati  e vi e’ una  responsabilità diretta per gli amministratori locali che non abbiano adottato misure efficaci per contrastare tale fenomeno !


Al punto 6.11 del R.A.P. si confonde poi la Partecipazione e la Consultazione con l’Informazione. Il fatto che ci siano stati una serie di incontri tra i proponenti e le varie amministrazioni rientra nel campo dell’informativa che nulla ha a che fare con la partecipazione e consultazione popolare, che è tutt’altra cosa.



Nel R.A.P., infine, non viene menzionato e quindi nemmeno analizzato l’inquinamento luminoso che sicuramente il progetto “Veneto City” produrrà; il quesito n. 37 della “scheda di assoggettabilità alla VAS” ne chiede conto.


Nel merito:



Nel merito dei 51 quesiti posti nella “scheda di assoggettabilità alla VAS” si riscontrano diverse valutazioni a dir poco discutibili.





Quesiti n° 1,2,3,4,5

Dichiarazione del proponente: Rischi per la salute umana e per l’ambiente – nessun rischio particolare



Osservazione: E il traffico veicolare? Le emissioni di CO2? Il PM10? L’inquinamento acustico? Come fanno a non rappresentare un rischio per la salute umana?



Quesito n.14

Dichiarazione del proponente: Il Programma non prevede funzioni che permettono……….. l’immagazzinamento, la manipolazione di sostanze pericolose…..



Osservazione: Ma se il 13% dell’area di Veneto City sarà destinata a Polo Scientifico e

Tecnologico, come si fa ad escludere a priori la possibilità di laboratori chimici o centri di ricerca o aziende che utilizzino sostanze pericolose e/o cancerogene?



Quesito n. 18

Dichiarazione del proponente: Il Programma non interviene in area ove sono superati i limiti di qualità ambientale stabiliti dalla normativa nazionale.



Osservazione: E i superamenti sistematici del PM10 di Dolo non rappresentano superamenti dei limiti di qualità ambientale stabiliti dalla normativa nazionale?



Quesito n.25

Dichiarazione del proponente: Il Programma non coinvolge la vulnerabilità paesaggistica



Osservazione: Come si fa a dire una cosa del genere?

Chiaro che il Programma in questione (in quanto esecuzione di attività da realizzare) di per se non interviene, ma il progetto di Veneto City interviene pesantemente sul paesaggio. Certo che il programma non può intervenire sul miglioramento paesaggistico perché il

progetto il paesaggio lo deturpa. Ma in un programma non si possono valutare solo

gli aspetti ritenuti positivi e tralasciare gli altri.



Quesito n. 37

Dichiarazione del proponente: Il Programma realizza interventi urbanistici destinando ampie aree alle zone verdi ed un importante sistema idrografico



Osservazione: Cosa centra con il quesito posto?

Il quesito 37 chiede se il progetto può provocare impatti su persone a causa di rumore, vibrazioni, emissioni luminose, calore o altre radiazioni.

A tale quesito non è stata data una risposta. Forse perché impatta?



Quesito n. 44

Dichiarazione del proponente : Il programma non ha come obiettivo l’incremento significativo demografico



Osservazione: Il Programma non avrà certo tale obiettivo, ma sarà lecito pensare che se Veneto City produrrà 7.000 nuovi posti di lavoro come si fa a dire che non influirà demograficamente. Sarà lecito pensare che di quegli ipotetici 7.000 addetti, una ipotetica parte preferirà stabilirsi in zona, e pertanto con nuove, ulteriori e giuste esigenze sociali, innanzi tutto asili nido e scuole.





Quesito n. 45: Il programma prevede funzioni che potrebbero sollevare pubblici conflitti

tra cittadini?

Dichiarazione del proponente: Attraverso le fasi partecipative il programma ha verificato una più generale condivisione pubblica dell’intervento.



Osservazione: Ma a quale condivisione e partecipazione si riferiscono? La realtà che è sotto gli occhi di tutti è riportata nella rassegna stampa degli ultimi anni, ove si denuncia assenza di partecipazione e condivisione.

Il fatto che è in corso una raccolta firme per un referendum è sintomatico di non condivisione.



Pertanto tenuto conto delle predette osservazioni e del rilevantissimo impatto territoriale dell’operazione per tutta l’area ricompresa tra i 17 comuni della riviera del Brenta e del Miranese nonché per i Comuni di Venezia e Padova, si propone la sospensione dell’iter autorizzativo del predetto “accordo di programma” nell’attesa che lo stesso progetto venga assoggettato alla Valutazione Ambientale Strategica e ne possano essere rese disponibili le risultanze"

L'ambiente del nostro territorio è messo in grande pericolo da Veneto City, e molte delle motivazione addotte dal proponente presentano degli errori così macroscopici che viene da chiedersi come possano essere stati commessi da tecnici. Ecco che le osservazioni pongono in luce delle questioni che, evidentemente nella fretta dell'approvazione, il comune di Dolo si era perso.
Sia concessa, infine, una osservazione invero un po' sibillina: in quale altra professione tanti e tali errori e sviste (sicuramente casuali) comportano dei vantaggi economici così evidenti per i proponenti?

6 commenti:

  1. E VOI volete far credere che ad ogni cittadino che ha apposto la propia firma per dare appoggio alle osservazioni contro V.G.C. sono state dette tutte queste cose? Buona nottee

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  2. Oh ma questi non hanno ancora capito la differenza tra le osservazioni ad un accordo di programma e una raccolta di firme per chiedere una consultazione popolare ... e dovrebbero amministrare un paese ? Come ho già detto, stanno provocando, non posso credere siano così inetti !
    A proposito ... bella figura l'altra sera in occasione della rappresentazione del musical Jesus Christ Superstar ... le prime file riservate alle autorità ed ai parenti ed il resto dei cittadini in piedi o fuori ... bravi bell'esempio di partecipazione. Questa è proprio la casta !

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  3. Secondo me non è il vero doloveneto, gli manca il simboletto col B di blogger. E poi è evidente che uno che non capisce la differenza tra firme e osservazioni nemmeno coi disegni e i libri gonfiabili non può essere uno in comune.. Dai, è uno che li sta prendendo in giro!

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  4. Abbiate pazienza....DOLO VENETO, sta mostrando i primi segni di nervosismo. Tolta la polemica, non ha capacità di ragionamento e tanto meno di confronto. Se poi qualcuno di loro è in "COMUNE"
    non è proprio colpa sua....qualcuno c'è l'ha mandato!!!

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  5. Il problema è che questi hanno ancora quasi 4 anni di mandato e in solo anno stanno facendo danni.
    Sì, qualcuno li ha votati ma ricordo che hanno vinto perchè il centro-sinistra alle elezioni si è presentato diviso soprattutto su Veneto City.
    Bisognava eliminare definitivamente V.C. dall'agenda negli anni passati.
    Se c'era il doppio turno (nelle prossime elezioni ci sarà perchè Dolo ha superato i 15.000 abitanti) non vincevano di sicuro.

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  6. HA HA HA anonimo bello prima che perdiamo la pazienza noi, ne devi sparare di ca..e ma da quanto vedo sei sulla giusta strada anche se ne devi fare ancora tanta di strada circa circa circa 3 anni e mezzo più altri 5. HA HA HA i libri gonfiabili ecco da dove arriva tutto il sapere. A Paolo D.G. non esistono consultazioni popolari su questi temi svegliaaaaa. I posti musical Jesus Christ Superstar erano prenotati? E chi è l'organo organizzatore?........bravo proprio lui. Grazie per lo spazio

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