venerdì 10 giugno 2011

“L’uomo che ha fottuto un intero paese”

Scusate la parola troppo forte, ma del resto gli inglesi con il loro humour non si erano risparmiati neppure nel 2001 con la “ Why Silvio Berlusconi is unfit to lead Italy” ossia “ perché Silvio Berlusconi è inadatto a governare l’Italia”.
 E a quel tempo non eravamo messi così male. Evidentemente ora hanno pensato che, non avendo gli Italiani ancora compreso il messaggio, considerato che negli ultimi anni sono stati abituati ad un linguaggio fisico come il dito medio alzato o sonoro come le pernacchie di Bossi, fosse arrivato il momento di mettere le cose in chiaro.


Ed ecco che è arrivato questo titolo “ The men who screwed an entire country” ossia “ L’uomo che ha fottuto il paese”.
Inoltre l’articolo affronta anche le ragioni per cui Berlusconi è stato un disastro come leader nazionale.
Ad esempio:
1.       “La sua totale indifferenza per le condizioni economiche del suo paese” ;
2.       Scandali di sesso, per i quali ora è sotto processo;
3.       Scandali finanziari, imbrogli, evasioni fiscali, bustarelle per i quali ha subito innumerevoli processi e non ha ancora finito;

Per chi volesse leggere l'articolo: http://www.economist.com/node/18805327

6 commenti:

  1. Dite agli inglesi che nel 2008 l'Italia ha superato il Regno Unito come potenza economica ed industriale nel mondo.

    Dite agli inglesi che loro non stanno tanto meglio. Anche il governo Cameron sta facendo riforme di lacrime e sangue come le sta facendo Tremonti. E come le stanno facendo Tremonti e Berlusconi le stanno facendo la Merkel, Sarkozy e Obama.

    Dite agli inglesi che la colpa dei problemi di questo paese non è dovuta solo a Berlusconi ma anche di scelte economiche, finanziarie e sociali che sono state effettuate prima di lui e che stanno mandando a puttane l'intero paese.

    Per quanto riguarda VOI, The Economist chiude con la domanda: And if Mr Berlusconi’s successors are as negligent as he is? In questo interrogativo sono ripresi anche i vostri uomini. Molto probabilmente la paura alla sede nazionale del Pd a Roma fa novanta che tempo fa Bersani era anche disposto ad accettare un governo Tremonti di transizione.

    RispondiElimina
  2. Iniziamo dal fatto che le copie del settimanale sono state bloccate per ore a Fiumicino!! E su questo punto non voglio passare oltre.

    Inoltre il giornalista dell'editoriale-inchiesta ha rilasciato in un' intervista la seguente dichiarazione in merito " ci sono differenze di opinione al riguardo anche dentro all'Economist. Ma tutti concordiamo su quanto segue: l'Italia ha bisogno di una nuova politica per ricominciare a crescere; quando finirà l' era Berlusconi ci sarà un'occasione di cambiamento; basterebbe qualche piccola riforma per far migliorare radicalmente le cose."
    Una puntualizzazione se non fosse per il rigore tenuto da Tremonti probabilmente staremmo già girando con i soldi del monopoli in tasca.
    E poi si parla di anche rigore civile ed istituzionale!!

    RispondiElimina
  3. "Iniziamo dal fatto che le copie del settimanale sono state bloccate per ore a Fiumicino!! E su questo punto non voglio passare oltre".

    Dimostrazione che viviamo in una dittatura di Berlusconi???Dittatura è quella che sta accadendo in Italia sulla questione dei referendum! Pare che solo i pareri di quelli che voteranno sì contino. E avviene questo nonostante i VOSTRI amici abbiano proposto la liberalizzazione dell'acqua per primi in assoluto. E VOI oggi, che fate? Andate a votare Sì al referendum? Complimentoni! Passi indietro come i gamberi pur di andare contro le riforme di Berlusconi!

    RispondiElimina
  4. Scusate,
    per il primo anonimo:
    "only Zimbabwe and Haiti had lower GDP growth than Italy in the decade to 2010". Sarai anche tanto preoccupato per l'Inghilterra, ma io sinceramente farei a cambio..
    Le scelte fatte prima di lui... Non lo so, certo che il tempo (e anche i numeri) per fare le leggi li ha avuti. Certe scelte lontane continuano a pesarci (ad esempio il sistema pensionistico, oppure il nodo del SUD), questo è vero, ma dire che dopo 15 anni di governo le colpe sono dei predecessori...
    Per il 3° anonimo:
    Scusa, forse hai un po' di confusione... La privitizzazione dell'acqua, secondo te, è di Berlusconi o del centrosx? Comunque sia c'è modo e modo di fare le cose, e obbligare una certa percentuale di privati non è cosa buona. Infine non è un peccato così grande ascoltare il parere della base per correggere le proprie idee. E questa è una cosa che capita solo nei Partiti Democratici...

    RispondiElimina
  5. Tanto per cominciare, prendo spunto da una battuta letta in un altro blog:

    "se la crescita dell'Italia è da quarto mondo, questo è anche responsabilità di una sinistra da quinto mondo".

    Passando poi ad altri nodi: ha avuto tutto il tempo per fare quello che voleva. Questo è pacifico. Però non dimentichiamoci quello che questo paese è stato prima di lui. E quello che è stato in negativo oggi paghiamo e non ci saranno Bersani, Vendola, Bindi, Renzi e Di Pietro, Berlusconi, Bossi, Tremonti e altri che tengano. Ricordo che con un debito pubblico elevato come il nostro non si va da nessuna parte. Ci si dimentica anche spesso che non è uno solo che governa (per fortuna, saremmo in dittatura)! Ad esempio: il sud è preso male, ma chi è governa o ha governato fino a poco tempo fa alcune regioni? Il centrodestra? Mi risulta che in Campania ci fosse stato un certo Bassolino e che altre regioni meridionali fossero state in mano al centrosinistra (ad esclusione della Sicilia.....)

    E, dato che l'anonimo terzo so sempre mi, dico: lo so benissimo che la legge di liberalizzazione del settore idrico l'ha voluta questo governo. Ma chi ha provato a farla per primo? Ricordo:
    - l'inserimento dei privati da parte di Di Pietro nel 1996 nell'Acquedotto Pugliese;
    - la proposta di legge di riordino dei servizi pubblici locali poi caduta e che riguardava anche quella che viene passata per "privatizzazione dell'acqua" nel 2006;
    - nel 2008 Bersani va a dire che non è sbagliato inserire i privati nel sistema idrico.

    Per quanto riguarda il parere della base......non prendermi in giro: ancora oggi ci sono leader influenti del Pd come Renzi e Chimparino (di due correnti diverse) che sperano nel fallimento del referendum sull'acqua! In più non mi pare di aver assistito a grandi sommosse pubbliche della base. E se queste ci sono state, almeno dovevate avere il buonsenso di renderle pubbliche: ripeto, ammettendo il caso che ci siano state, oggi i vostri leader vengono sputtanati (da quelli che vogliono conoscere: perché si dice che siamo in dittatura però di Berlusconi si sa di tutto ma sulle magagne e sulle cazzate che fanno dall'altra parte non si sa nulla oppure si fa finta di non vedere) per essere degli ipocriti e perché vedono questi referendum un modo per dare la spallata a Berlusconi. Piaccia o no, ma così è, se vi pare.

    RispondiElimina
  6. E a sostegno del mio commento precedente sulla base...meno male che c'è Poldo - che forse è poco documentato! Ed è da ammirare perché è onesto! Altroché la base che riesce con la sua forza da partito democratico a cambiare l'opinione della leadership! E' evidente ancora di più che si deve votare Sì ai referendum per mandare a casa il Tiranno!!!!!

    RispondiElimina