venerdì 25 febbraio 2011

Vogliamo il federalismo, quello vero

Non passa giorno che nei giornali come nei proclami si sente nominare il federalismo. Per alcuni, come Bossi, il federalismo è già stato ottenuto [1]. Eppure per molti altri questi sono mesi difficili, contrassegnati da un sempre continuo aumento della spesa delle famiglie alle prese con i tagli dei servizi comunali.
Ma allora: che cosa è il federalismo? Cosa è stato fatto e cosa manca ancora?
Per cercare una risposta a queste domande, a noi molto care, pubblichiamo immediatamente l'invito a questa iniziativa, organizzata dal PD locale, che reputiamo interessantissima:


[1]: Bossi, Pontida, 21/06/2011 "Fratelli, so quanti, anche milioni, sono pronti a battersi. Ma abbiamo scelto la strada pacifica rispetto a quella del fucile e abbiamo ottenuto il federalismo"

6 commenti:

  1. I leghisti dovrebbero venire a lezione da voi!

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  2. Si vegnemo quando ti te vegnarè a pontida. Ap Ap Ap proposito ma come mai bersani chiede di fare il federalismo con la lega nord? Forse ha capito che la strada e solo una? Grazie dell'ospitalità

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  3. Grazie al PD finalmente una seria iniziativa per poter comprendere cosa si intende quando si parla di federalismo. Ma soprattutto per sapere che oggi si sta attuando quanto previsto dalla riforma del titolo V della Costituzione approvato nel 2001 dal centrosinistra con il governo Amato.
    Qui sotto allego i due articoli della Costituzione che permettono l’attuazione dei decreti.

    L’articolo 117 della Costituzione

    Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie:
    e) [...] sistema tributario e contabile dello Stato; perequazione delle risorse finanziarie;
    [...]
    m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i
    diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio
    nazionale;
    [...]
    p) [...] funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane;
    Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a [...]armonizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento della finanza pubblica
    e del sistema tributario. Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato.

    L’articolo 119 della Costituzione

    1. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa.
    2. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno risorse autonome. Stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri, in armonia con la Costituzione esecondo i principî di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario.
    Dispongono di compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibile al loro territorio.
    3. La legge dello Stato istituisce un fondo perequativo, senza vincoli di destinazione,
    per i territori con minore capacità fiscale per abitante.
    4. Le risorse derivanti dalle fonti di cui ai commi precedenti consentono ai Comuni, alle
    Province, alle Città metropolitane e alle Regioni di finanziare integralmente le funzioni
    pubbliche loro attribuite.
    5. Per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l’effettivo esercizio dei diritti della persona, o per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di
    determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni.

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  4. Il tema, purtroppo, sta diventando sempre più rilevante e vicino alle nostre tasche. Errani, che sarà presente domani a Dolo, nella prima pagina del Corriere.it sostiene che:


    «Al governo abbiamo detto che, dal momento che non ha onorato i contenuti dell'accordi siglato nel dicembre scorso, l'intesa sul federalismo regionale per noi non c'è». A dirlo è stato il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Vasco Errani, al termine della conferenza Stato-Regioni. «Le Regioni vanno a questo incontro con il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, con la piena disponibilità a costruire un quadro concertato di azioni che impegni tutta la Repubblica italiana» ha detto Errani, al termine della conferenza Stato-Regioni e poco prima dell'inizio dell'incontro con Maroni sull'emergenza Libia. «Ascolteremo cosa il ministro avrà da dirci - ha concluso Errani - e poi faremo le nostre valutazioni». [Esplora il significato del termine: «Al governo abbiamo detto che, dal momento che non ha onorato i contenuti dell’accordi siglato nel dicembre scorso, l’intesa sul federalismo regionale per noi non c’è». A dirlo è stato il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Vasco Errani, al termine della conferenza Stato-Regioni. «Le Regioni vanno a questo incontro con il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, con la piena disponibilità a costruire un quadro concertato di azioni che impegni tutta la Repubblica italiana» ha detto Errani, al termine della conferenza Stato-Regioni e poco prima dell’inizio dell’incontro con Maroni sull’emergenza Libia. «Ascolteremo cosa il ministro avrà da dirci - ha concluso Errani - e poi faremo le nostre valutazioni».

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  5. ma quale federalismo? queste sono solo nuove tasse comunali per avere quei servizi che continuiamo a pagare a Roma e che ci sono stati lentamente tolti o ridotti! Ma alla lega serve uno specchietto per i suoi trinaricciuti ed a Berlusconi una stampella per evitare ancora una volta i processi. E che l'esecutivo non onora gli impegni presi non è una novità: nulla di nuovo sotto il sole! Lor signori e noi sudditi lamentosi ed impotenti.

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  6. E tra l'altro neanche andremo a votare per le amministrative e i referendum negli stessi giorni ! Soldi ancora sprecati ! E poi Lega e PDL anche locali vengono a piangere che non ci sono soldi. Tre referendum di quella importanza relegati al 12 giugno ... hanno solo paura perchè questa volta il quorum si può raggiungere e per la destra sarebbe una sconfitta decisiva.
    Non abbattiamoci, mobilitiamoci per convincere la gente ad andare a votare ai referendum il 12 giugno !

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