giovedì 17 febbraio 2011

Ecco dove la Lega investe i nostri soldi

I furbi se la cavano e noi paghiamo.

Ancora una volta, su proposta di 4 Senatori della Lega, viene prorogata di 6 mesi in Italia la moratoria in favore dei residui 558 produttori di latte che hanno superato le Quote fissate negli accordi UE ed a tutt'oggi si rifiutano di mettersi in regola.
Ciò costerà allo Stato Italiano 30 milioni di Euro in aggiunta a quelli (molti di più...) già sborsati in precedenza. Il provvedimento sarà finanziato prendendo i soldi dai fondi per gli aiuti sociali, cioè aiuti alle famiglie, alle scuole, all'Università, alla ricerca, etc...
Cerchiamo di capire assieme cosa è successo: a metà degli anni ‘80, ci si accorse che nella EU si produceva troppo latte; se il fabbisogno complessivo dell'Unione fosse stato100, si produceva 120. Lasciare che le cose restassero così avrebbe comportato un enorme rischio: gli allevatori dei Paesi a basso costo di produzione avrebbero potuto invadere i mercati degli altri Paesi con il loro latte economico, distruggendo la produzione locale dei Paesi più ricchi, fra cui l'Italia, con rischi anche per la qualità del latte importato.

L’Unione Europea (all’epoca CEE) decise quindi di prendere come riferimento la produzione del 1983, e di ridurre la produzione del latte al valore del fabbisogno del mercato, in modo da salvaguardare i prezzi, e quindi, in definitiva, di tutelare i produttori (dall’assalto straniero) ed i consumatori (da rischi sulla qualità). Un criterio sacrosanto, che salvava capra e cavolo, se non fosse che…

Non si era fatto i conti con chi aveva già approfittato delle tasche altrui!

Il criterio per valutare la produzione consentita in seguito per ciascun Paese, che avrebbe di quindi assegnato le famose Quote Latte, fu, l'IVA versata dai produttori nel 1983, supposta ovviamente proporzionale alla produzione effettiva...

Risultò però che, dati alla mano, l’evasione dell’IVA nel settore era piuttosto forte, e che molti produttori si trovarono a dover produrre il latte sulla base di quanto avevano dichiarato, e non sulla base di quanto effettivamente avevano prodotto (evadendo le tasse, e facendo gravare su tutti i contribuenti i costi delle loro tasse evase).

I circa 39000 allevatori italiani hanno quindi iniziato un lungo processo (quasi 30 anni), spesso ricco di tensione, che ha portato alla situazione attuale. L’Italia (cioè noi) abbiamo pagato ormai innumerevoli volte le multe all’UE per conto degli allevatori, sia sotto forma di condoni che proroghe. Il tutto, ad oggi ci è costato 4 miliardi di euro (fatalmente uguale ai tagli del biennio ai comuni che tanti disagi stanno creando anche qui a Dolo). E’ inutile stare a sottolineare come le tasse già alte di  tutti noi siano servite: prima a garantire i servizi (scuole, ospedali) a chi con i soldi delle tasse si pagava l’auto nuova o le vacanze, e poi a pagare le multe degli stessi che nel frattempo sono stati pizzicati. Oggi, comunque, grazie anche alle agevolazioni, la stragrande maggioranza dei produttori di latte si sono messi in regola (un atto lodevole, anche se dovuto dopo più di 25 anni). Ne restano 558, che, poverini, non se la sentono di pagare il loro debito a distanza di quasi tre decenni… Per fortuna, però, la Lega Nord pensa a loro: questo residuo di 558 criminali evasori ottiene da noi altri 30 Milioni di Euro per 6 mesi addizionali, 60 Milioni su base annua.
Se domani dovrete pagare di più il buono mensa, oppure vi verrà tolto l’asilo nido, non disperate, i vostri soldi hanno permesso a 558 criminali di farsi le vacanze lussuose, anche quest’anno, grazie ai senatori della Lega Nord, ed al governo che ha votato compatto.

3 commenti:

  1. Vi stimo. Non tanto per le idee politiche, più o meno condivisibili, ma piuttosto perchè, in un momento di "imbarbarimento" delle "fonti ufficiali" dolesi (vedi il vostro controaltare blogghistico, Dolo Veneto), voi sapete mantenere una linea più pulita e puntuale, senza cadere nel tranello dell'ironia a basso costo (anzi, "a costo zero"!) e spesso scomposta, nonchè per nulla informata e tecnica, anzi malinformativa.
    Per carità, vi si dirà che l'eleganza spesso non paga, soprattutto di fronte al populismo, ma è un presupposto importante nel confronto.
    La rispettabilità paga sempre, prima o poi. Come s'è visto nella vostra riunione ad Arino. Continuate così, non lasciateci da soli coi barbari.

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  2. Quando l'ho letto non ci volevo credere, poi ho fatto un po' di ricerche in internet ed è tutto vero! Chissà cosa ne pensano gli esponenti locali dei loro capi..

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  3. Gli esponenti locali...ottimi storici e creatori di serie storiche. Con tutti quei dati (vedi altri blog)probabilmente si saranno mangiati le unghie delle mani a vedere tutte le opere e i contributi dati alle associazioni della passata amministrazione. Ma sbaglio o non li paghiamo per quello? Dovrebbero guardare al futuro e non al passato!! Se no che li paghiamo a fare!!

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