giovedì 30 dicembre 2010

Finanziaria , salta il sistema sociale dei Comuni.

A Finanziaria approvata si riscontrano non più le opinioni ma i fatti. E il fatto principale è che di tutti gli emendamenti proposti dall’ANCI nessuno è stato accolto. Si era detto che ci sarebbe stato un taglio medio del 13,7% della spesa corrente dei Comuni e così è stato. Si era detto nessuna deroga al Patto di stabilità così è stato. Si era detto nessuna possibilità di utilizzo dei residui e così è stato. Si era detto nessun vincolo sulle alienazioni e all’ultimo momento un emendamento ha ripristinato anche la follia di non poter alienare i beni immobili ai fini del Patto. Il colpo di grazia ai Comuni è stato dato senza che la rappresentanza dei Comuni italiani sia stata minimamente riconosciuta nel ruolo di rappresentanza istituzionale. 
Salta un modello istituzionale e sociale, e bisogna prenderne atto, anche se le piazze non saranno piene di fasce tricolori a dimostrarlo. Ora che i sindaci dovranno in solitudine decidere se consegnare le chiavi dei municipi ai prefetti ,incatenarsi sulle torri come i lavoratori licenziati o passare alla storia come gli amministratori che hanno posto fine al ruolo sociale dei Comuni, almeno si dica che la responsabilità di tutto ciò non è degli amministratori poiché mentre aspettavamo il federalismo è arrivata paradossalmente anche la sottrazione delle (modeste )risorse che avevano prima!
Se si parla poi di federalismo futuro, le proiezioni danno ai Comuni capoluogo qualche vantaggio, mentre per la stragrande maggioranza dei Comuni piccoli e medi e non turistici peggiora di molto l assegnazione di risorse. Il governo ha perseguito fino in fondo la sua linea di ulteriore riduzione dei trasferimenti ai Comuni, anche se avevano già pagato ben 4 miliardi di euro nelle precedenti.
manovre a differenza di altri livelli di spesa pubblica che invece hanno aumentato il loro deficit.
Se mancano risorse nei trasferimenti statali,la conseguenza diretta à che quel piccolo beneficio ricevuto ( ex Ici) si tramuta, non nella mai esistita riduzione di sprechi che i Comuni come i nostri non hanno mai avuto (poiché restituiscono ai cittadini beni per il 70% di quello che incassano), ma in tagli diretti ai servizi su trasporti, mense, assistenza ad anziani e disabili, manutenzioni.
Se la politica ha ancora un senso, si dica con forza che questa è la verità e che non ci stiamo a tutto ciò. Pur avendo assunto, da sempre le responsabilità che ci competevano, oggi non è più nelle nostre mani l’ autonomia e la possibilità di amministrare gli enti per il mandato che abbiamo ricevuto dai cittadini.


Michele Carpinetti
Sindaco di Mira


( Fonte: La Nuova del 30/12/2010)

1 commento:

  1. Bossi, Pontida 21 Giugno 2010:"Abbiamo ottenuto il federalismo", posso anche essere d'accordo, ma bisogna che qualcuno mi spieghi che cosa è allora sto federalismo!

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